Le bugie hanno le gambe corte, ma del caso dell’assessore comunale alla mobilità Roberto Talarico hanno anche i giorni contati. Lo stesso Talarico, invece di preoccuparsi del rendiconto dell’ultima notte piccante e di chi pagherà l’eventuale buco delle casse comunali, non ammette il fatto palese che il trenino del parco non circola ormai da tempo su Corso Mazzini per il diniego del suo assessorato, e mi accusa di essere un novello Pinocchio e di aver dato alla stampa notizie errate su una vicenda che se Talarico avesse avuto il benché minimo senso delle istituzioni si sarebbe potuta risolvere con una semplice anche se tardiva autorizzazione comunale. Ma per avere il senso delle istituzioni bisogna svestirsi dai panni dell’imprenditore, cosa che Talarico non è mai riuscito a fare, e lavorare non per il proprio ego ma per il bene della collettività. Tralascio ogni considerazione sulle offese personali di Talarico che sono comunque l’ennesima riprova del comportamento arrogante di questo soggetto che per fortuna tra meno di un anno scomparirà per sempre dalla scena politica cittadina e non potrà fare altri danni. Quindi mi limito ad una semplice esposizione dei fatti per chiarire l’equivoco che, sia chiaro, per tanti mesi la provincia aveva sottaciuto per rispetto istituzionale, e che l’associazione cittadina “Il Pungolo” ha sollevato. A gennaio, dunque, in occasione del cambio di senso di marcia per il traffico su Corso Mazzini, la provincia di Catanzaro, che aveva istituito il servizio gratuito del trenino dal parco al centro cittadino, chiese al comune ed all’assessorato di Talarico, di poter effettuare un nuovo percorso che risalisse tutto Corso Mazzini da Bellavista e nel nuovo senso di marcia. A questa richiesta l’assessorato alla mobilità rispose con una autorizzazione n° 2137 che negava al trenino il transito su Corso Mazzini a partire dalla Questura, quindi negando di fatto tutta l’arteria centrale e le piazze Grimaldi, Prefettura e San Giovanni. La provincia, senza fare alcuna polemica, rinunciò al trenino che da quel giorno continuò il suo servizio entro i confini del parco. Detto questo ancora oggi, con umiltà e con la valutazione di quanto sia importante qualsiasi elemento che può dare alla nostra gente un momento di gioia, sarà molto semplice ripristinare il servizio: l’assessore al traffico dovrà semplicemente revocare il vecchio provvedimento che impediva al trenino di risalire il Corso ed accettare la richiesta che a gennaio inoltrò la provincia. Quindi stop alle polemiche e Talarico faccia la sua parte perché in fondo a tutti è consentito di sbagliare almeno una volta. Il fatto che Talarico sbagli continuamente è un problema che tra meno di un anno sarà risolto. Al sindaco Olivo, assolutamente incolpevole in questa vicenda, una sola raccomandazione: non mandi più Talarico alle riunioni istituzionali per salvare la squadra del Catanzaro, perché con la sua presenza tutte le trattative rischiano di saltare e la fine del calcio a Catanzaro sarebbe inevitabile.
Emilio Verrengia
Consigliere provinciale PDL
Catanzaro 24.05.2010