La Striscia

Buona la prima delle “cinque” finali

Espugnata Barletta con una prestazione d’alto livello

Il Catanzaro ieri ha vinto la prima delle cinque finali che dovrà disputare nell’intervallo che va da questo fine maggio sino al tredici giugno. La finale più importante sarà quella che si disputerà prima di domenica, cioè quel cambio societario auspicato da tanti e osteggiato da pochi.

E’ un peccato non poter godere appieno delle gesta del condottiero Auteri e della sua splendida armata che, se messa nelle condizioni, avrebbe stravinto questo campionato. Ma ieri questi ragazzi non hanno vinto solo per noi e per loro, ma affinché il calcio a Catanzaro abbia finalmente quella svolta che consentirebbe a noi tifosi di parlare solo di pallone.

L’Fc Catanzaro affronterà in questa settimana appena iniziata la partita più importante, a soli quattro anni della sua nascita. Dentro o fuori, non ci sono mezze misure. Abbiamo aspettato sempre il Messia perché consapevoli che il calcio non è più quello di una volta. Oggi, “i Messia” ce li abbiamo a due passi: è come se avessimo una schedina del super enalotto con il cinque in mano in attesa che esca il numero jolly.

Per noi tifosi, per il gruppo di questi splendidi ragazzi e per il loro e nostro futuro non bisogna pensare ad altre soluzioni di riserva ove esistessero. Abbandoniamo per un attimo tutte le remore, i debiti di riconoscenza e gli eventuali interessi di chi adora sguazzare in società composte da “Amici”.

Un esempio calza a pennello: ricordate la scelta dei tifosi del Torino fra Cairo e Giovannone? Speriamo di esserci spiegati.

Una giornata di festa in tutti i sensi è stata quella di ieri. Seicento tifosi giallorossi raggiungono la Puglia con ogni mezzo. Si consolida il gemellaggio con gli amici di Barletta, e la squadra regala soprattutto un successo importantissimo. Una vittoria che, oltre a garantire la quasi certa finale per l’accesso in Prima Divisione, può servire da input per sbloccare la tragica situazione societaria. La speranza è che tutti compiano quel passo indietro che deve essere inteso non come una sconfitta, ma come una constatazione. Se si è veramente innamorati di questa squadra e della sua gloriosa storia.

La partita: Auteri manda in campo la squadra che ha giocato per gran parte del torneo. Dal canto suo il pericoloso Barletta, che arrivava ai play off con una serie utile interrottasi solo nell’ultima trasferta di Siracusa, schiera la sua migliore formazione.

Non appena battuto il calcio d’inizio, il Catanzaro invade la metà campo avversaria e con ripetuti fraseggi e con impressionanti accelerazioni, supportati da una condizione atletica eccezionale nonostante il gran caldo di ieri, inizia a fare gioco e a creare occasioni. Prima della punizione di Mosciaro che regalerà la vittoria al Catanzaro, c’è il goal annullato a Di Maio (pescato sul filo del fuorigioco) e una percussione di Montella con assist per Longoni solo al centro, che manca il bersaglio per un rimbalzo irregolare del pallone.

A proposito di rimbalzi irregolari ci sono da rilevare le pessime condizioni del terreno barlettano che hanno condizionato non poco il Catanzaro, vanificando o frenando molte ripartenze della squadra giallorossa che avrebbe dilagare.

C’è anche il Barletta però, ma il portierino Vono per due volte nel primo tempo è prontissimo a neutralizzare due palle goal create dagli uomini di Sciannimanico. La prima frazione di gioco si chiude con una Catanzaro spettacolare che avrebbe potuto archiviare la pratica e rendere la sfida del ritorno solo una semplice passerella.

La ripresa avrebbe potuto essere pericolosa. Ci può stare un rilassamento fisiologico, specialmente nei primi minuti, ma qui si vede subito la mano del condottiero Auteri (pescato dai tifosi all’interno di un autogrill sulla Bari-Taranto e acclamato con un coro di ringraziamento). Il tecnico siciliano ordina alla sua squadra di compiere un pressing alto sui portatori di palla avversaria. Bastano quindici minuti giocati ad alti livelli e il Barletta deve arrendersi allo strapotere degli uomini in casacca giallorossa. C’è il tempo per vedere due conclusioni senza pretese degli avanti barlettani e un doppio passo di Longoni con conclusione a rete fuori di poco.

L’espulsione di Ciano non cambia nulla tranne che l’aspetto tattico con l’inserimento di Berger, Donati e Lodi che forniscono il loro contributo nel portare a casa l’importante vittoria. Al triplice fischio i calciatori sotto la curva prendono i loro meritatissimi applausi sotto un tripudio di bandiere giallorosse, di un “Aiello vattene” e di qualche busta della Sidis.

Come dicevamo sopra, ora ci aspetta una settimana importante e delicatissima, quella della svolta, quella che consentirebbe di cancellare gestioni troppo deboli e superficiali che ci hanno regalato l’anonimato la disaffezione di tanti verso i nostri magici colori.

La settimana scorsa, non appena uscirono i quattro nomi degli imprenditori, i tagliandi per Barletta finirono in poche ore. Domenica giocheremo in casa: scommettiamo che se arriverà la fumata bianca che auspichiamo, torneremo allo stadio a stare stretti stretti? 

E allora non buttiamo alle ortiche questa possibilità, remiamo tutti verso un’unica direzione, remate anche voi sostenitori di società viste e riviste se veramente amate questa squadra. Agli attuali soci vogliamo dire: facilitate il passaggio perché tutti vi riconosceranno i meriti di un’eventuale promozione, ma soprattutto sarete ricordati come quelli della svolta, come quelli che avranno consentito di fare rinascere un grande Catanzaro.  

Forza Giallorossi

                                                                                                                                                        SF

Autore

Salvatore Ferragina

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