Quella col Monopoli, quest’anno, non è una trasferta come le altre per i tifosi del Catanzaro, se non per una questione di rivalità, almeno per una questione di memoria. La sconfitta per 2-1 dello scorso anno, in un campo zuppo di pioggia e con qualche polemica arbitrale, pregiudicò una possibile rimonta sul Bari. Il ribaltone dei playoff, però, con Iemmello a trascinare i compagni dopo aver arrotolato i pantaloncini “alla Giorgio Corona”, è una delle serate più belle della storia recente dei giallorossi. Quella di maggio è stata una vittoria che, se possibile, ha cementato ancora di più il gruppo. Cinque mesi dopo, la squadra sta facendo di tutto per mantenere la promessa fatta nello spogliatoio alla fine degli scorsi playoff. Se però c’è una squadra che storicamente, negli ultimi anni, dà filo da torcere al Catanzaro, quella è proprio il Monopoli.
Lo scorso anno ha rappresentato uno step decisivo peri pugliesi: dopo un campionato di alto livello ed un playoff in cui sono stati in grado di sovvertire i pronostici contro il Cesena, i gabbiani possono considerarsi stabilmente una big del girone C. Nonostante l’ottimo 2021/22, però, molto è cambiato tra dirigenza, allenatore e rosa. Il nuovo DS è proprio l’ex Catanzaro Alfio Pelliccioni. In panchina, invece, Alberto Colombo ha salutato il “Vito Veneziani” per approdare in una squadra blasonata come il Pescara. Al suo posto è stato scelto Giuseppe Laterza, quarantatré anni, uno degli allenatori giovani più interessanti dello scorso campionato, capace di salvare senza troppi patemi d’animo il Taranto.
Col nuovo DS e il nuovo allenatore, è stato rinnovato anche l’organico. In difesa è partito un leader come Mario Mercadante, decisivo in marcatura ma anche col pallone: una sua doppietta fu decisiva per superare il Cesena ai playoff, proprio la squadra in cui si trova adesso. Al suo posto, dalla Virtus Entella, è arrivato Ivan De Santis. Anche il portiere non è più lo stesso: Leonardo Loria, un incubo per il Catanzaro lo scorso anno tra interventi miracolosi ed un rigore parato a Iemmello, è andato a Frosinone. Pelliccioni, per sostituirlo, dalla Calabria ha portato con sé Timothy Nocchi. Un altro ex giallorosso acquistato in estate è Carlo De Risio, già colonna portante del centrocampo di Laterza.
La vera rivoluzione, però, è stata in attacco, dove sono partiti due elementi cardine come Gennaro Borrelli e Ciccio Grandolfo, una punta di peso ed un rapace di area di rigore. Il Monopoli non ha tremato di fronte alle cessioni, e come da tradizione ha costruito, ancora una volta, un gran reparto offensivo, se possibile migliore rispetto a quello dello scorso anno. Dal campionato polacco è arrivato Mattia Montini, mentre dalla vicina Bari è stato preso Simone Simeri. Sulla trequarti, l’acquisto di spessore è Mattia Rolando, estrosa mezzapunta mancina, lo scorso anno alla Pro Vercelli.
Come gioca il Monopoli
Dopo tanti anni di fedele militanza tra Scienza e Colombo, il Monopoli con Laterza ha abbandonato la difesa a tre. Il tecnico di Fasano non prescinde infatti dalla linea a quattro, col resto della disposizione che può variare da un 4-4-2 a un 4-2-3-1 a seconda degli interpreti offensivi.
Da Laterza a Colombo il cambio più evidente riguarda la fase difensiva. I biancoverdi lo scorso anno erano una squadra scorbutica, a cui piaceva ingaggiare duelli individuali uomo su uomo, costringendo gli avversari a ricezioni scomode. Laterza, invece, predica ai suoi di guardare un po’ meno il diretto rivale e un po’ più il pallone e lo spazio. Il nuovo 4-4-2 cerca di difendere di reparto, ma rispetto alla passata stagione, a volte, è un po’ troppo passivo: se il Catanzaro riuscirà a giocare a palla scoperta e occuperà la zona alle spalle dei mediani – magari con Sounas o Iemmello – allora potrebbe esserci lo spazio per innescarli e fare male al Monopoli. I gol subiti sono già nove: non tantissimi, ma nemmeno pochi per una squadra che aspira ad un campionato di vertice. Avrebbero potuto essere anche con un portiere diverso da Nocchi: l’ex Catanzaro è molto reattivo tra i pali e senza di lui i pugliesi avrebbero raccolto molti meno punti contro Cerignola, Picerno e Turris.
La fase offensiva, invece, è ritagliata sulle due punte. L’unico intoccabile del reparto, al momento, è Montini, abile a farsi dare la palla addosso e a orientare gli attacchi. Fella e Simeri, invece, sono due calciatori portati ad attaccare la profondità. Ognuno di loro, in ogni caso, è un centravanti autosufficiente, capace di trovare la giocata risolutiva, anche con un tiro dai venticinque metri. Sulla sinistra dell’attacco occhio alla tecnica di Rolando, mentre a destra potrebbe esserci spazio per un equilibratore come Bussaglia – Starita quest’anno parte un po’ di più dalla panchina, ma rimane comunque il più geniale dei giocatori in rosa, con i suoi dribbling e il suo estro.
Ancora una volta le ambizioni del Catanzaro passano da Monopoli. Inizia un periodo ricco di grandi sfide per i ragazzi di Vivarini. Dopo la prova di forza con la Viterbese è il momento di alzare ancora di più il livello.