Catanzaro Night News

Il COISP replica al “consigliere-censore” Verrengia

Restiamo stupefatti per quanto scritto dal consigliere provinciale Emilio Verrengia che tira inopinatamente in ballo il Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, in biechi pettegolezzi che oseremmo definire di condominio. Non ci appartengono gli attacchi cielo terra che probabilmente Emilio Verrengia, da soldato ubbidiente, è costretto a sferrare nei confronti di avversari politici o da chi egli ritiene tali. 
E ci meraviglia ancor di più che da uomo di sindacato, quale lui è stato nella Cisl, non riesca a cogliere l’importanza e la legittimità di incontrare uno dei massimi rappresentanti delle istituzioni a cui rappresentare i disagi di un’intera categoria. La stessa categoria che ha un’associazione, l’Anps, di cui il consigliere Verrengia si fregia di essere il presidente provinciale tenendo molto a questa carica. Probabilmente, impegnato a leggere la cronaca cittadina degli ottimi quotidiani calabresi, il consigliere Verrengia non si è accorto che gli stessi sono composti di più pagine, alcune anche nazionali, nelle quali è stato riportato  di un incontro tra un altro sindacato di Polizia e lo stesso Presidente Fini, avvenuto a Roma. Cosa vuole fare adesso il censore Emilio Verrengia? Impedire a tutti i sindacati di parlare con il presidente Fini, o con qualunque altra istituzione, al solo scopo di espletare quello che è il loro mandato e cioè far arrivare più in alto possibile tutte le istanze di disagio delle categorie che rappresentano? Su una cosa ha ragione Verrengia. I quartieri sud della nostra città dovrebbero essere “attenzionati”.Ma è esattamente quello che noi, prima di lui, andiamo gridando da anni. Ma nel dire ciò Verrengia dimentica di citare quella che è stata la causa scatenante del formarsi di agglomerati urbani popolati principalmente da rom in quei quartieri. Negli anni ’80 furono proprio gli esponenti 
politici a lui vicini, ed in cui all’epoca egli si riconosceva, ad avere assegnato in maniera selvaggia alloggi popolari ai rom. Ma questa è un’altra storia, sulla quale saremo lieti di confrontarci qualora il consigliere Verrengia abbia argomenti sufficientemente credibili per sostenere un dibattito che parta dalle radici del problema, fino all’ammissione che quei quartieri sono stati e sono un inesauribile bacino di voti per una politica che in 30 anni non è riuscita, per mancanza di volontà, a risolvere il problema. 
Detto ciò, siccome il Coisp è un sindacato strutturato sull’intero territorio nazionale oltre che uno spazio in cui ognuno democraticamente può esercitare le proprie idee, rigettiamo ogni forma di strumentalizzazione da parte di chi, non volendo uscire apertamente allo scoperto per portare responsabilmente avanti un proprio progetto politico libero da lacci e lacciuoli, tenta di distruggere il propositivo lavoro degli altri.
 
Infine vorremmo ricordare all’amico Verrengia che il Coisp è un Sindacato di Polizia, Sindacato Indipendente che della propria Indipendenza è geloso e fortemente indirizzato nelle attività interne ed esterne all’Amministrazione della Polizia di Stato. Tale struttura non viene rispettata dall’esponente politico quando la si coinvolge strumentalmente in un piano dialettico che non le appartiene. E’ vero che il confronto sui temi della sicurezza gioco-forza coinvolge gli apparati politico-amministrativo, ma è altrettanto vero che gli organismi istituzionali del Sindacato “non tirano” i lembi delle giacchette del politicante di turno per tornaconti elettorali o meno che mai personali. Il Coisp riunisce anime eterogenee e diverse nella personale speculazione politica che non si riducono come viene insinuato dal Verrengia ad una funzione “sgabello” di questa o quella formazione ma, avendo in animo cose ben più serie da fare, continua incessantemente a far sentire la voce di Poliziotti nelle stanze e negli ambienti deputati ai massimi sistemi. Se questo non è gradito da ciò ne nasce per noi maggiore vanto.

Autore

Salvatore Ferragina

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