Il Catanzaro stravince anche a Torre del Greco, con una superiorità tecnica e tattica a tratti imbarazzante, e si conferma in vetta alla classifica appaiato al Crotone.
Un bell’ambiente
Circa 1500 gli spettatori presenti allo stadio “Liguori” per assistere alla sfida fra Turris e Catanzaro valevole per la sesta giornata di campionato. Il settore ospiti è colorato di giallorosso, con gli striscioni classici da trasferta dei 270 tifosi catanzaresi giunti in Campania a sostenere la capolista. Prima della gara i tifosi corallini omaggiano i colleghi calabresi e sugli spalti c’è grande fair play, oltre a un tifo incessante da ambo le parti. La squadra giallorossa arriva allo stadio in pullman intorno ale 16:15, direttamente dal ritiro di Nola, mentre in campo qualche calciatore della Turris saggia il terreno di gioco per capire se potrà essere della partita.
Due ex importanti
A testare lo stato di salute dei propri calciatori c’è Sergio Di Corcia, vice di mister Padalino. L’ex attaccante, che a Catanzaro ha lasciato un ottimo ricordo (15 reti nella stagione di C2 del 2000), saluta amichevolmente il presidente Floriano Noto presente alla trasferta con tutta la sua famiglia. L’altro, dall’altra parte della barricata, è proprio mister Vivarini. L’allenatore delle Aquile ha un trascorso da calciatore proprio nella Turris. Giocò in Campania, da attaccante, nelle stagioni di C2 1988 e 89 siglando ben 23 reti. Anche lui è accolto calorosamente dal pubblico di fede campana.
Fuori Ghion, c’è Pontisso
La partita è temuta dai giallorossi. La Turris in casa non ha mai perso in questa stagione. Per il Catanzaro il “Liguori” è un campo tabù. Tanti i timori della vigilia: la voglia di riscatto della Turris, che ha subito quattro reti nel derby con il Giugliano; la brillante prestazione della scorsa stagione proprio contro il Catanzaro, allenato all’epoca da Calabro; le insidie del sintetico; infine, la qualità della rosa dei corallini, specie dalla cintola in su: un crocevia importante per il Catanzaro che deve dimostrare tutto il suo valore. Un lieve attacco febbrile ferma Ghion. Vivarini inserisce Pontisso, per la prima volta dall’inizio, con Verna nel mezzo dietro a Sounas che si riprende la maglia da titolare ceduta a Bombagi contro il Messina. Per il resto, il 3-4-1-2 di Vivarini è sempre lo stesso. Padalino deve ovviare a qualche assenza e cerca di frenare il Catanzaro con il 4-3-3. Il Catanzaro si presenta in campo con la maglia blu, all’esordio in questa stagione.
Catanzaro padrone
Le prime battute sono subito indicative. Il Catanzaro è padrone assoluto del campo. La difesa alta guidata da Brighenti con Scognamillo e Martinelli ai lati non concede nulla al temuto trio d’attacco formato da Maniero, Giannone e Leonetti, sistematicamente anticipati in prima battuta. Verna e Pontisso a centrocampo sono due giganti. Sempre primi sulle seconde palle e bravi nel dare respiro alla manovra con passaggi a un tocco ad allargare sulle fasce dove imperversano le coppie Situm-Sounas e Vandeputte-Biasci. Iemmello da centravanti boa svaria su tutto il fronte e oltre che a lavorare i palloni che gli arrivano con i suoi movimenti allarga i centrali difensivi corallini. La sagra delle azioni di pregevole fattura dei ragazzi di Vivarini la inaugura Sounas al nono minuto con un tiro da fuori. Le azioni proseguono al ritmo forsennato che le Aquile hanno imposto. Le occasioni per passare in vantaggio si susseguono e ci provano tutti i calciatori che operano sul fronte offensivo. Vandeputte, Iemmello e Biasci sono fermati da uno strepitoso Perina che si erge a protagonista.
Un, due, tre
Ma al 21′ arriva la beffa. A trafiggere il portiere corallino è l’ex difensore catanzarese Di Nunzio. Dall’ennesima incursione sull’asse Situm-Sounas, nasce il cross basso del greco, deviato da Di Nunzio che insacca nella propria porta. Un autogol simile a quello ai danni del Catanzaro, quando a Lecce sul risultato di 1-1 trafisse il portiere giallorosso Nordi e regalò il vantaggio ai salentini (poi finì 3-1). Il Catanzaro è in vantaggio e non commette l’errore di Cerignola. Non molla la presa e continua a macinare gioco. La Turris prova ad uscire ma lo strapotere catanzarese annichilisce gli avversari e lo stesso pubblico si arrende davanti a tanta differenza. Il due a zero è una perla da fuori di Sounas. Iemmello si allarga, il greco arriva al limite d’aria servito da Vandeputte e trova di controbalzo un gran tiro di destro che batte imparabilmente Perina. Siamo al 34′. Dopo tre minuti, ennesima azione manovrata con palla spostata da destra a sinistra con la partecipazione di tanti giocatori. A dimostrazione della coralità dell’azione dei ragazzi di Vivarini, Scognamillo rimette in mezzo e l’accorrente Biasci spinge in rete l’invitante assist.
Risultato stretto
Il primo tempo fisce 3-0 e, paradossalmente, è un risultato che sta stretto al Catanzaro. La Turris non ha mai tirato in porta e Perina, malgrado le tre reti subite, è il migliore in campo grazie a tre salvataggi decisivi. Dopo l’intervallo Cinelli sostituisce Pontisso. Vivarini dà respiro all’ex Pescara, ancora a corto di fiato, e tutela il suo recupero. Prima dell’ora di gioco, il quarto gol di Iemmello, servito in profondità proprio da Cinelli. L’attaccante con un piattone destro all’incrocio fulmina Perina. Iemmello in precedenza aveva sciupato un’altra incursione, probabilmente tradito dal terreno che aveva frenato la corsa del pallone. Cala il sipario. Curcio, Bombagi, Gatti e Cianci entrano per la rotazione che il mister propone. Il Catanzaro amministra la partita, sfiora la rete con Cianci con una gran botta di sinistro da fuori e concede una chance per il goal della bandiera a Leonetti, ma Fulignati risponde presente.
Festa in campo e sugli spalti
A fine partita solito capannello delle Aquile e festeggiamenti sotto il settore ospiti. La squadra abbandona il terreno di gioco sotto gli applausi anche del pubblico corallino che malgrado il risultato ha apprezzato la grande prestazione offerta dai giallorossi. Catanzaro capolista con un ruolino di marcia incredibile e 3,5 gol segnati di media per ogni partita. È fondamentale, anche per se stessi, aver dimostrato di poter vincere su qualsiasi campo giocando a calcio. È la via intrapresa con Vivarini e difficilmente si tornerà indietro. Sarà fondamentale reggere quando ci saranno partite più difficili, con squadre più chiuse. Con la Turris i ragazzi di Vivarini, oltre alla superiorità tecnica, hanno dimostrato una voglia di “azzannare” il pallone in ogni angolo di campo. Sappiamo bene che in questa categoria è difficile far venire fuori solo la qualità tecnica. La stessa voglia, la stessa fame dovrà ripresentarsi ad Andria per proseguire il percorso intrapreso senza guardare a ciò che succede sugli altri campi
Un sogno! Speriamo che duri il più a lungo possibile.
Se giochiamo a questi livelli anche se dovessero continuare a favorire il Crotone, non ce n’è per nessuno ❤️💛
Abbiamo restituito la lezione di calcio che la Turris diede al Catanzaro un anno fa, quando a guidare le Aquile c’era ancora l’incapace. Quel giorno quelli della Turris sembravano marziani. Oggi con Vivarini è cambiato il mondo. Forza giallorossi.
Siamo tutti felici, si vede dai pochi commenti, che sarebbero molteplici se le cose andavano meno bene….. Squadra fin qui sontuosa, compreso Cerignola per la rabbia espressa fino alla fine. Dobbiamo pensare partita per partita solo a vincere il più possibile e non ci deve interessare quello che fanno gli altri, abbiamo sofferto troppo negli ultimi anni. Forza Aquile sempre
Catanzaro stratosferico che deve rimanere concentrato sull’obiettivo. Fare molto, parlare poco. Avanti così.