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Modena, l’esperienza di Tesser per farsi largo in Serie B

Scritto da Emanuele Mongiardo

Dopo sei anni e un fallimento di mezzo, il Modena è finalmente riuscito a tornare in Serie B. I canarini hanno vinto il Girone B, forse il più ostico della scorsa Serie C, con la Reggiana che ha provato a fare lo sgambetto quasi fino all’ultima curva. Merito del lavoro di un tecnico esperto come Attilio Tesser, capace di valorizzare una rosa davvero di alto livello per la categoria, la cui punta di diamante probabilmente era il trequartista Luca Tremolada.

Il livello della prossima Serie B, tra nobili retrocesse (Genoa e Cagliari), ritorni di lusso (Palermo e Bari) e delusioni dello scorso anno (Benevento e Parma su tutte), è alto come non si vedeva da anni. Per il Modena riuscire a piazzarsi lontano dalla zona calda potrebbe essere un successo, ma non è detto che con un tecnico come Tesser non riesca ad andare ben oltre le aspettative: l’allenatore di Montebelluna è stato l’artefice, undici anni fa, del doppio salto del Novara dalla Serie C1 alla Serie A e un paio di stagioni addietro ha quasi rischiato di portare il Pordenone in massima serie, sconfitto di misura dal Frosinone in semifinale dei playoff dopo un campionato sorprendente.

La società crede in Tesser e gli ha portato in dote diversi nomi con esperienza in cadetteria. In difesa, ad esempio, ad affiancare il capitano Pergreffi dovrebbe esserci il neo acquisto Sebastien De Maio, difensore con un passato in Serie A tra Genoa e Udinese, che però nell’ultimo anno è retrocesso in C col Vicenza, lasciando una sensazione di scarsa mobilità per tutto il playout contro il Cosenza. De Maio in carriera ha dato il meglio da braccetto di una difesa a tre, ma se dovesse recuperare una buona condizione fisica saprebbe di certo fare la differenza in una categoria come la B.

A centrocampo è andato via Fabio Scarsella, capocannoniere nello scorso campionato con ben 13 reti, ma è arrivato un giovane di prospettiva come Battistella, scuola Udinese. In mezzo, poi, ci saranno i centimetri di Gargiulo, lo scorso anno vincitore del torneo con il Lecce con trentadue presenze e oltre duemila minuti disputati. Gargiulo è un centrocampista solido, ma ha anche discreti numeri offensivi: lo scorso anno ha firmato due assist e tre reti, due anni fa, con la maglia del Cittadella, di gol ne ha segnati addirittura otto.

I colpi più importanti, comunque, sono arrivati davanti. Il Modena ha costruito un attacco davvero di livello anche per la Serie B. Ancora dal Vicenza è arrivato Davide Diaw, che in biancorosso sembrava aver smarrito il talento e che al “Braglia” dovrà ritrovare quegli strappi e quelle giocate improvvise che lo avevano reso uno degli attaccanti più interessanti della cadetteria. Il nome di grido, però, è quello di Diego Falcinelli, tornato in Italia dopo un paio di stagioni alla Stella Rossa. Falcinelli è un attaccante mobile e completo, capace di muoversi incontro per cucire il gioco così come di andare in profondità per allungare le difese: non sarà il massimo in termini di gol, ma è un attaccante che permette di elevare il livello tecnico e di dare grande varietà di soluzioni alla manovra.

Come gioca il Modena
Tesser ha costruito le vittorie più belle della sua carriera sul 4-3-1-2, un sistema di gioco che permette di avvicinare tanti uomini alla palla e di sfondare in zona centrale, dove statisticamente è più facile creare pericoli, ma che contro difese particolarmente accorte rischia di chiudersi in un imbuto per la mancanza di sbocchi sulle fasce.

Detto che si tratta di Coppa Italia e che quindi è difficile sapere quanto il tecnico voglia puntare sui titolari, la formazione tipo dovrebbe prevedere in difesa, oltre alla già citata coppia di centrali De Maio-Pergreffi, Matteo Ciofani sulla destra e Paulo Azzi sulla sinistra. Si tratta di una coppia di laterali davvero offensiva, giocatori di grandi polmoni e di grande piede nei cross. Di Azzi, in particolare, si diceva che potesse andar via, ma Tesser qualche settimana fa ha detto che sarà lui il titolare della corsia mancina in Serie B. Azzi è un giocatore davvero polivalente, schierato in qualsiasi ruolo lo scorso anno, anche da falso nove: la sua qualità migliore è il dribbling, ragion per cui Sounas, o chi giocherà sulla destra del centrocampo giallorosso, dovrà tamponare bene la sua corsi in aiuto all’esterno di centrocampo. L’alternativa più difensiva prevede l’impiego dell’esperto Renzetti come terzino sinistro.

Il rombo di centrocampo, come detto, permette di sviluppare in maniera più naturale il palleggio. Il protagonista della manovra è il vertice alto, il trequartista, Luca Tremolada. Tremolada deve garantire i guizzi di talento necessari per dare imprevedibilità al sistema. L’ex Inter deve cucire il gioco e, appena può, dare l’accelerata decisiva con un passaggio risolutore o un dribbling che permetta di dare tutt’altro senso agli attacchi. In avanti le punte devono pensare non solo alla porta e al palleggio, ma anche a muoversi per far spazio ai compagni: se le punte del 4-3-1-2 non riescono a fornire anche ampiezza, la manovra rischia di ristagnare al centro senza sbocchi. Diaw e Falcinelli sono due punte mobili e per questo sembrano adatti alle idee di Tesser. Il Catanzaro, probabilmente, non ha ancora costruito del tutto la rosa per l’anno prossimo. Dimostrarsi all’altezza di un avversario come il Modena, allora, sarebbe una prova di forza notevole.

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Emanuele Mongiardo

2 Commenti

  • Servono due esterni di centrocampo. Via Bearzotti via tentardini. Serve un metronomo di categoria superiore. Via cianci serve un un vero centravanti. Florice’, altri 4 acquisti di spessore e ammazziamo il campionato.

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