Il primo maggio è storicamente la festa del lavoro. Intende ricordare l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. Più precisamente, si intendono ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio quando la polizia sparò sui manifestanti provocando numerose vittime. La storia vuole che da sempre i lavoratori x conquistare anche i più semplici diritti abbiano dovuto lottare. E le varie lotte svoltesi nel tempo non sempre hanno portato a casa la vittoria. Per questo motivo voglio dire che per noi, lavoratori Phonemedia, la battaglia è ancora lunga, e non abbiamo ancora grandi motivazioni per cui festeggiare.
Migliaia di lavoratori del gruppo Phonemedia sono senza stipendio né reddito da 8 mesi. Attualmente, infatti, la questione è discussa nelle varie sedi dei tribunali italiani. I sindacati si sono battuti per la cassa integrazione in deroga e questa è stata riconosciuta dal ministero, nonostante non fosse prevista legalmente per il nostro settore. Nello specifico, per quanto riguarda la nostra sede di Catanzaro è stato siglato l’accordo al ministero il 29 marzo, con decorrenza retroattiva tra il 17 e il 19 marzo 2010.
Questa vicenda iniziò a settembre del 2009, ma ancora ad oggi NOI LAVORATORI non abbiamo visto un euro. Attendiamo da 8 mesi, e la vita và avanti.
Indipendentemente dal fattore legale e burocratico della faccenda, e dalla sua complessità, ancora una volta a pagarne le spese siamo noi lavoratori.
Da 8 mesi non abbiamo stipendio, reddito, credibilità finanziaria e prospettive per il futuro. Le banche non sono d’aiuto, il centro per l’impiego non è un’opzione in quanto siamo ancora lavoratori in forza di un’azienda fantasma; le istituzioni varie, almeno per quanto riguarda la nostra regione, provincia e comune, NON ci hanno dato il benché minimo sostegno, se non un mare di parole e promesse …. fin’ora NON MANTENUTE.
Non è stato x colpa della crisi in quanto il lavoro c’era e c’è, non è colpa dei lavoratori in quanto siamo ancora qua, pronti a ricominciare domani.
Siamo INDIGNATI del modo in cui ci stanno trattando. Sono stati calpestati tutti i nostri diritti giuridici e morali …. e le istituzioni restano a guardare, e ancora peggio, rifiutano, BOCCIANO alla camera dei deputati i due emendamenti a favore dei lavoratori di aziende in crisi, e nello specifico gli emendamenti relativi alla cig lunga e quelli salva agile-eutelia-phonemedia. Loro dicono per mancanza di copertura ….
NON CI SONO PIU’ PAROLE …..!!!!!
Siamo persone, non nomi di un elenco di una pratica giudiziaria.
La nostra unica colpa: AVERE UN CONTRATTO CON QUESTA AZIENDA!
La nostra indignazione più grande è la mancanza di informazioni e sapere che questi signori resteranno impuniti e noi nella miseria più totale. E pensare che forse e magari, nonostante tutte le battaglie e le lotte possibili e immaginabili, tra un po’ di tempo saremo disoccupati e disillusi, perché quando sei disoccupato nn sei più un uomo per questa società, sei un disoccupato e basta!
Avevamo un contratto a tempo indeterminato, conquistato con fatica, che i fatti hanno rivelato PRECARIO, senza nessuna tutela in più rispetto ai contratti precari veri e propri.
LE ISTITUZIONI, LO STATO NON POSSONO RESTARE A GUARDARE INERMI DIFRONTE A QUESTO SCEMPIO, DISONORANDO DECENNI DI LOTTE SINDACALI PER LA TUTELA DEI LAVORATORI, E DI LOTTE SOCIALI PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI BASILARI DELL’ESSERE UMANO.
‘’IL TORTO RIKIEDE UNA RIPARAZIONE, LE PERSONE NON SONO OGGETTI’’.
CZ, 01/05/2010
I LAVORATORI PHONEMEDIA CZ IN LOTTA
(Alessandra Sacco, Alessia Zinzi, Andrea Caserta, Danilo Mercurio, Italo Talarico, ecc.ecc.)