Alcide Lodari conferma la sua intenzione di dimettersi dalla carica di capogruppo del Partito Democratico “allo scopo – ha precisato in una dichiarazione – di favorire una svolta, ormai non più rinviabile, nell’azione del Governo cittadino e della maggioranza”.
“Non è più tempo di tentennamenti e di rinvii. Abbiamo consumato, uno dopo l’altro, tutti i passaggi che dovevano portare, già a metà legislatura, ad un cambio di marcia dell’Amministrazione comunale. Oggi, in maniera incomprensibile e con toni inaccettabili, si tenta di scaricare sul gruppo consiliare ritardi, tensioni, responsabilità che appartengono in gran parte alla Giunta. Esiste un paradosso: il sindaco Olivo, da un lato, lamenta solitudine e invoca sostegno dal partito e dal gruppo consiliare; dall’altro, non appena vengono formulate richieste politiche, frutto di una discussione approfondita nel partito e nel gruppo, queste vengono respinte sdegnosamente, quasi come ci fosse un reato di lesa maestà. E’ un gioco delle parti al quale non intendo più partecipare. Il sindaco Olivo sa molto bene che il sottoscritto non ha posto questioni personali, ma si è limitato a rappresentare la sintesi a cui è giunto il gruppo consiliare nel tentativo di rilanciare l’azione della Giunta, anche alla luce dei risultati elettorali che vedono in città il centrosinistra sistematicamente perdente. La posizione del gruppo del PD è chiara: istituzione di una cabina di regia politica che guidi l’ultima fase della legislatura; definizione di un crono programma che preveda la realizzazione delle più importanti opere pubbliche e lo snellimento della macchina burocratica; rimodulazione della Giunta e dei vertici delle società partecipate; infine, massimo coinvolgimento dei consiglieri comunali nelle scelte dell’Amministrazione. Il gruppo ha anche garantito al sindaco il pieno sostegno in occasione della votazione sul bilancio, senza porre in essere nessun diktat, ma insistendo sulla necessità di intervenire al più presto sulla struttura della Giunta e della macchina burocratica”.
“I toni usati dal sindaco nella conferenza stampa di lunedì, che hanno anche toccato la sfera personale, non sono accettabili. Personalmente, ritengo di essermi guadagnato sul campo le posizioni di responsabilità a cui sono stato chiamato. Ho anche dimostrato di saper fare passi indietro nell’interesse della coalizione e del partito. Pur vantando quattro legislature, sempre dalla stessa parte politica, mi sono ritirato dalla corsa a presidente del Consiglio comunale e ho rinunciato sia all’ingresso in giunta e successivamente alla postazione di consigliere d’amministrazione della Fondazione Politeama che, per prassi, spettava di diritto al presidente della commissione cultura. Ma, evidentemente, i passi indietro si chiedono solo agli altri. Mi riferisco, ad esempio, alla questione degli assessori candidatisi alle regionali che il sindaco aveva solennemente dichiarato di voler sollevare dall’incarico e che ancora sono al loro posto.
Io penso che la posizione del gruppo sia responsabile e necessaria. Mancano dieci mesi alla fine della legislatura e qualcuno continua a ragionare come se fossimo ai primi mesi di lavoro. Occorrono segnali forti e per questo, anche per evitare strumentalizzazioni, ritengo opportuno lasciare la guida del gruppo e favorire un ricambio, ben consapevole di avere svolto fino in fondo il mio dovere e di avere supportato in tutte le occasioni il sindaco Olivo, difendendolo da attacchi interni ed esterni”