Peccato! Il Catanzaro ha avito l’occasione per raggiungere la finale di Coppa Italia di Serie C e quindi aggiudicarsi la possibilità di un piazzamento privilegiato in ottica Playoff. Purtroppo quest’occasione è sfumata per varie ragioni, in primis le numerose assenze nel reparto d’attacco, la deficitaria condizione fisica di diversi elementi, la condizione mentale di tanti calciatori dati in partenza nella finestra di mercato invernale, la troppo breve integrazione con la squadra dei nuovi arrivati. Poi c’è anche stato il fattore Acanfora di Castellammare di Stabia. Il fischietto campano ha fatto bella mostra di impreparazione, imperizia, ed incapacità di arbitrare una partita di questo livello. Le sue scelte a volte incomprensibili, altre al limite del cervellotico hanno pesantemente condizionato una partita che a tratti è stata anche bella.
Il Padova è partito meglio ed ha fatto soffrire le Aquile nei primi dieci minuti. Gli ospiti hanno ben sfruttato le fasceper aggredire la difesa GialloRossa che è capitolata al 10′ quando a difesa schiaerata Bifulco viene lanciato alle spalle di Martinelli e l’attaccante veneto rientra sul piede destro per scaricare un tiro non forte ma prciso sul primo palo sul quale Nocchi non riesce ad intervenire. Il vantaggio è meritato, ma il Padova smette di spingere ed ora attnede le Aquile nella propria metà campo. I GialloRossi faticano a trovare le giuste distanze tra i reparti e gli automatismi ancora non ci sono, ma con il passare dei minuti la manovra diventa più fluida ed insistente. Fioccano le occasioni. Prima è Vasquez che manciato a rete si vede rubare il pallone da Donnarumma in uscita fuori area con le mani. a norma di regolamento sarebbe cartellino rosso, ma il singor Acamfora che inizialmente non ha fischiate neanche la punizione su segnalazione del guardalinee assegna un calcio di punizione alle Aquile ammonendo il portiere ospite. Successivamente sono Martinelli, Bjarkason e Bombagi ad avere la palla per pareggiare i conti, ma la sfortuna e l’imprecisione hanno fatto si che si andasse al riposo sul vantaggio ospite.
il secondo tempo inizia con il Padova che spinge per cercare il raddoppio. La squadra ospita mostra una migliore preparazione fisica e tattica, nonostante le assenze la squadra di Mister Pavanel da dimostrazione di maggiore solidità e compattezza. Passata la sfuriata iniziale il Padova si rintana e con il passare dei minuti sono ancora i GialloRossi ad avere la possibilità di pareggiare i conti, ma per un motivo o per un altro la palla non entra. Al 73′ l’episodio chiave che mette sostanzialmente la parola fine sulla gara. Chirico’ parte sulla destra in contropiede e viene affrontato da Fazio che lo trattiene in prossimità del vertice dell’area di rigore. Per il signor Acamfora si tratta di fallo da ultimo uomo e Fazio finisce negli spogliatoio lasciando i compagni in dieci. Il Catanzaro ha continuato a giocare creando ancora qualche occasione per pareggiare , ma a questo punto sfruttando lo sbilanciamento dei padroni di casa anche il Padova avrebbe potuto rendere più rotondo il risultato. Nonostante le sostituzioni si arriva a fine gara con un nulla di fatto, rimane il vantaggio siglato dopo dieci minuti di gara ed intanto il Catanzaro rimane in nove per l’espulsione di Curiale.
Con questa sconfitta il Catanzaro abbandona la Coppa Italia di Serie C, proiettandosi nella conclusione della sessione di mercato ed al campionato che già domenica incombe.
TM
Diciamo la verità, noi potevamo anche pareggiare, le occasioni le abbiamo avute ma loro sono stati più bravi e atleticamente nettamente superiori.
Per noi il campionato incombe lunedì sera caro giornalista….
Centrocampo troppo lento e attacco zero speriamo di riprenderci soprattutto mentalmente dopo le ubriacate del calciomercato.
Mi sa tanto che con quest’altro allenatore siamo caduti dalla padella alla brace. Si arrampica sui vetri come quello precedente. Il padova ha fatto la partita e ha vinto meritatamente. Purtroppo anche con questo mister si sono palesati i soliti problemi lentezza poco coesione dei reparti con un martinelli e fazio agli ultimi sgoccioli di carriera e con bombagi cinelli porcino curiale bayeye inutili e dannosi.