Neanche il tempo di accorgersene e la Serie C è arrivata al giro di boa. Quando si avvicina la fine del girone si iniziano a tirare le prime somme, per capire se effettivamente la via che si sta percorrendo sia effettivamente in linea con gli obbiettivi stagionali. Il Catanzaro arriva a questo momento della stagione con un accenno di sorriso grazie alle prime prestazioni della gestione Vivarini, ma la posizione di classifica non è quella che ci si aspettava. Dal punto di vista della Vibonese, i primi sei mesi con Gaetano D’Agostino non sono stati esaltanti dal punto di vista dei risultati seppur la squadra di Vibo Valentia sia tra le squadre più giovani del girone.
Le due fazioni arrivano quindi alla sfida con 18 punti di differenza, ma con la stessa necessità e voglia di fare punti domenica. Le aquile dopo il pareggio nell’infrasettimanale di Coppa Italia vogliono cercare di allungare la striscia di vittorie consecutive, mettendo sempre più pressione alle squadre più in alto. La squadra del presidente Caffo invece sa benissimo di non dover costruire la classifica in casa di squadre come il Catanzaro, però prendere punti su campi importanti può essere uno stimolo ulteriore per i calciatori rossoblu.
La squadra guidata dall’ex centrocampista dell’Udinese si trova ora a 6 punti dalla salvezza, sicuramente non una distanza proibitiva. Probabilmente l’età media bassissima della rosa a disposizione di D’Agostino può significare avere qualcosa in meno in campionati come la Serie C, ma la squadra può contare su prospetti interessanti che possono avere le carte in regola per emergere se non quest’anno, in quelli a venire.
Vivarini per eguagliare le 4 vittorie di fila, già inanellate da Calabro questa stagione prima del crollo. D’Agostino per provare a portare a casa punti pesanti in ottica salvezza. Sarà un Catanzaro-Vibonese assolutamente non banale, ma d’altronde quale derby lo è?
L’ANALISI TECNICO TATTICA
Nonostante il passato da fine regista, D’Agostino deve adattarsi al materiale a disposizione e così la Vibonese pensa innanzitutto a come limitare i danni. Schierati con un 5-3-2, i rossoblù intasano il centro per indirizzare la manovra avversaria sulle fasce e provare a difendere il dischetto del rigore in occasione dei cross. In controtendenza con quanto accade nel girone C, il pacchetto di difensori centrali della Vibonese ha una media età piuttosto bassa. Il giocatore più esperto è Vergara, il capitano, che i tifosi milanisti ricorderanno per qualche apparizione nelle Audi Cup estive di una decina d’anni fa. Il colombiano resta comunque un under 30 – ventisette anni – mentre i suoi compagni Polidori e Mahrous ne hanno appena 23. I difensori centrali di solito danno il meglio appena dopo i trenta, chissà che qualche problema difensivo della Vibonese non risieda proprio nella scarsa esperienza dei singoli.
Il vero problema per D’Agostino, però, è la fase offensiva. Con dodici gol segnati in diciotto partite, la Vibonese “vanta” il peggior attacco del girone C. Rinunciare al pallone significa spesso abbassarsi e quindi avere troppo campo da risalire. I rossoblù faticano a coinvolgere un numero adeguato di uomini nelle ripartenze, un problema senz’altro grave contro squadre attrezzare per assediare difese chiuse. Non è un caso, allora, che siano arrivate solo due vittorie.
Il Catanzaro potrebbe provare ad accentuare i problemi della Vibonese. Viste le difficoltà dei cugini a ripartire, Vivarini potrebbe spingere i terzi di difesa più avanti del solito – come d’altronde ha già fatto Gatti a Padova nel secondo tempo – così da avere una riconquista immediata e un uomo in più a dare opzioni offensive.
Dal punto di vista individuale, i protagonisti degli attacchi della Vibonese sono Grillo, esterno sinistro capace di entrare dentro il campo per usare il destro, e la coppia di attaccanti Golfo-Ngom. Golfo lo conosciamo per i trascorsi nel Potenza di Raffaele. Ha una buona capacità di proteggere palla per liberarsi al tiro. Il classe 2000 Ngom, italiano di origine senegalese, possiede invece buona velocità nonostante l’altezza. Peccato, infine, per l’assenza di Marco Spina, rifinitore classe 2001 con il gusto del dribbling, il calciatore più tecnico della Vibonese. Nativo di Melito Portosalvo, è uno dei talenti migliori del calcio calabrese, ma dovrebbe rientrare nel 2022.
Il Catanzaro, insomma, ha la possibilità concreta di allungare a tre la striscia di vittorie consecutive, con la speranza di un risultato favorevole nel big match tra Palermo e Bari.
Samuele Cardamone e Emanuele Mongiardo
Dispiace tantissimo per i nostri cari cugini e gli auguro di salvarsi ma domenica ci sara’ un solo risultato per i giallorossi .