(ASCA) – Catanzaro, 16 apr – ”Nonostante piu’ volte abbia sollecitato e proposto il recupero dei pochi reperti che ricordano una Catanzaro profondamente modificata da interventi speculativi di ogni tipo non si e’ mai voluto dare delle risposte concrete”. Lo ha detto Quirino Ledda, Presidente di Legacoop sociali della Calabria.
”Necessita – dice Ledda – un intervento qualificato sugli antichi portali di pietra che adornano molti Palazzi del vecchio centro storico, la Soprintendenza ha affermato (ma e’ rimasta inascoltata) che la rete degli antichi Palazzi e’ stata smembrata e lacerata. L’Enel, l’Italgas le centraline della Telecom – Tim hanno ingabbiato i portali, possibile che il Comune non sappia imporre lo smaltimento di queste brutture?” ”La piazzetta della Ruga del Pianicello e’ occupata da un monumento che e’ vergognoso solo vederlo, un luogo profondamente modificato nel suo impianto urbanistico, cosa costa abbattere la Bara?” ”Come si puoi parlare della propria storia se il Palazzo Fazzari continua a degradare, nonostante rappresenti – dice Ledda – l’unica struttura omogeneo nel contesto urbanistica del suo tempo rimanendo l’unico esempio dello stile neo fiorentino dell’intera Provincia. Mi domando come capire cosa si conserva e non se non si tutela l’edificio, la nascita e funzione avuta in un dato periodo storico. C’e’ un assoluto silenzio – continua Ledda – sul Convento dell’Osservanza che ebbe nel 2008 un protocollo d’intesa tra il Ministero della difesa oggi non e’ piu’ valido. Ripropongo che diventi la sede naturale e definitiva dell’accademia di Belle arti che puo’ essere polo culturale con i suoi 400 iscritti e della Soprintendenza che hanno una forte valenza simbolico nel rafforzare l’identita’ dei catanzaresi che si riconoscono in questo antico convento del 1400. Questi spazi collettivi – conclude Ledda – possono garantire l’identita’ di una comunita’ e nel contempo l’identita’ del singolo”.