Comitato 106 ha un nome: “Tommaso Monterossi”, il giovane di 27 anni che ha perso la vita il 28 marzo scorso sulla statale 106 tra i comuni di Cropani e Botricello. I familiari hanno accettato che il nome del loro Tommaso continuasse a risuonare attraverso un movimento che si batte per la sicurezza della statale, tristemente famosa come la strada della morte.
Troppe vite spezzate, troppi fiori accompagnano il selciato della principale arteria di comunicazione della fascia ionica. È arrivato il momento di dire: “Basta!”
Un nome per dare un’identità e un volto ad un impegno civile. Per l’incolumità di tutti.
Oggi, 15 aprile, il Comitato incontrerà i sindaci del comprensorio più vessato da morti e infortuni: quello che passando da Sellia Marina, Cropani Botricello, arriva fino a Belcastro.
Sarà presente anche la sorella di Tommaso, Francesca, che offrirà la sua testimonianza per dare sostegno e dignità a un tavolo di confronto dal quale le autorità locali potranno alzarsi solo con in possesso di impegni precisi e inderogabili.
I familiari del giovane scomparso tengono a precisare che anche Tommaso avrebbe approvato un’iniziativa del genere. Ecco perché non hanno avuto remore ad accettare la proposta offertagli dal Comitato.
Chiunque volesse partecipare con richieste, suggerimenti e progetti, è libero di intervenire. L’appuntamento è per OGGI 15 aprile alle ore 17 presso la sala Convegni del Comune di Botricello.
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