Otto mesi di reclusione per il neogovernatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, per il neoconsigliere regionale, Antonio Caridi, e per il dirigente comunale di Reggio Calabria Igor Paonni, nell’ambito del cosiddetto processo “Longhi Bovetto”, riguardante la bonifica della zona a nord della città dove doveva sorgere la discarica comunale all’inizio degli anni 2000. Questa la richiesta del pubblico ministero Sara Ombra, della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Scopelliti e Caridi rispondono di condotte messe in atto rispettivamente all’epoca in cui erano sindaco e assessore all’ambiente del Comune di Reggio Calabria e insieme a Paonni sono accusati di omissione di atti d’ufficio. Scopelliti, Caridi e Paonni sono stati rinviati a giudizio nel marzo 2008 per non aver provveduto alla messa in sicurezza della discarica di Longhi Bovetto. Secondo il pm Ombra, Scopelliti (assistito dall’avvocato Carlo Morace) e Caridi (difeso dagli avvocati Mallamaci e Polimeni) avrebbero dovuto porre in essere adeguate azioni di programmazione, controllo e vigilanza sull’operato del dirigente Paonni che, sempre secondo l’accusa, sarebbe responsabile della mancata esecuzione dei lavori di bonifica della zona, in quanto curatore del progetto preliminare e della realizzazione delle opere necessarie alla bonifica del sito.