Due anni dopo l’ultima volta, il Picerno è tornato in Serie C. La società del presidente italoamericano Donato Curcio, che aveva chiuso il girone H di Serie D al secondo posto, ha approfittato della rinuncia del Gozzano per iscriversi in terza serie. Una storia sportiva quasi miracolosa per un comune di ottomila anime in provincia di Potenza, con una squadra che fino a qualche anno fa disputava l’Eccellenza. Merito del patron Curcio, a cui è intitolato anche lo stadio, che si ritrova spesso a seguire la squadra dagli Stati Uniti.
L’allenatore è Antonio Palo, in carica dallo scorso febbraio. Appena 42 anni, predilige la difesa a quattro e si ritrova per la prima volta nel mondo dei professionisti. L’esordio in Serie C non è andato male per come si era messa la partita: pari per 0-0 in casa della Vibonese, col secondo tempo disputato in dieci uomini per via dell’espulsione di Dettori. Paradossalmente, i lucani hanno difeso meglio in dieci uomini che in undici contro undici. Nella prima parte della gara, infatti, la Vibonese aveva creato diversi pericoli e il Picerno aveva faticato a rendersi minaccioso dalla trequarti in su.
Palo ha schierato i suoi con un 4-2-3-1, con D’Angelo e Terranova a supporto del centravanti Vivacqua. Gran parte delle responsabilità col pallone erano assegnate ai piedi di Dettori, schierato da vertice basso della mediana a tre, che però salterà l’incontro col Catanzaro per squalifica. L’assenza dell’ex centrocampista del Potenza potrebbe rendere eccessivamente scarna la circolazione palla dei lucani. Di buono per Palo, però, c’è l’acquisto negli ultimi giorni di Reginaldo. Nonostante i trentott’anni, il brasiliano sa fare la differenza, anche con giocate estemporanee, e di sicuro nella corsa salvezza avrà un peso specifico molto elevato. Reginaldo si è presentato nelle scorse ore: «Quello che mi ha spinto a venire qui è la voglia delle persone che mi hanno contattato», ha dichiarato. Un’operazione che rispecchia in proporzione le dinamiche della Serie A, in cui le piccole in lotta per la sopravvivenza cercano di ovviare alla crisi provando a ingaggiare campioni non più di primo pelo. Sulla stessa scia si spiegano gli acquisti di Ciro De Franco, chiamato a diventare leader della difesa, e di Federico Gerardi, centravanti di un metro e novanta con un passato in Serie B tra Reggina, Cittadella, Ascoli e Grosseto.
In vista della gara di sabato, occhio alle fasce: contro la Vibonese il Picerno ha sofferto a difendere l’ampiezza. Per costruzione, la difesa a quattro potrebbe soffrire la presenza dei due tornanti sempre aperti del 3-5-2 di Calabro. Se il Catanzaro riuscisse a muovere velocemente palla da una corsia all’altra e a trovare il lato scoperto, allora potrebbe creare cross parecchio vantaggiosi. Sulla carta, viste alcune brillanti combinazioni dell’esordio, l’incastro tra i due sistemi di gioco promette bene per i giallorossi.
Emanuele Mongiardo & Samuele Cardamone