“All’indomani dell’insediamento della Giunta Comunale guidata dal sindaco Olivo , come cittadino ed all’epoca appartenente ad un forza di polizia , ho accolto con molto favore la particolare attenzione della nuova amministrazione verso il difficile tema della legalità con la nomina di un specifico delegato. Si ipotizzava concretamente ad un serio punto di svolta nella sicurezza dei cittadini, affidandone l’incarico ad un addetto del settore che avrebbe dovuto se non risolvere quanto meno dare le prime risposte all’insistente richiesta di molti cittadini all’enorme disagio che si era creato soprattutto nei quartiere a sud della città capoluogo di regione. A dar manforte al delegato , si aggiunta nel corso dell’anno 2009 ed in seguito all’introduzione del “Decreto Sicurezza” da parte del Governo Berlusconi , anche la figura di un esperto assunto a tempo determinato , il quale compito come enunciato nella delibera della Giunta Comunale nr. 470 del 2008 era proprio quello di dare attuazione al succitato decreto.
Però nel corso di questa legislatura amministrativa, nella città di Catanzaro si sono verificati eventi delittuosi più o meno gravi che fanno sorgere alcuni dubbi sulla gestione del tema “sicurezza” proprio da parte dell’ Amministrazione comunale. E’ palese che la recrudescenza criminale , nel corso degli anni non è certamente diminuita e che a questo punto è necessario porre all’attenzione dei concittadini questo tema , invitando tutti coloro sono preposti ad assumersi la responsabilità della propria gestione.
Eventi come quelli di questi giorni che colpiscono il quartiere Santa Maria , ove un autoctono “una-bomber” miete paura tra gli abitanti di via Toscana con frequenti ed incontrastati incendi di autovetture e cassonetti per la raccolta dell’immondizia o il perpetrarsi di illeciti amministrativi in vari settori come quello stradale, commerciale ed edilizio nell’ambito del territorio comunale fanno sì che i catanzaresi s’interroghino sull’operato di questa Amministrazione comunale in tema di ordine e sicurezza pubblica, chiedendo a questa di non nascondersi dietro un laconico silenzio o ancor peggio scaricando il problema sulla carenza di personale nel corpo di Polizia Municipale e sul difetto di giurisdizione di quest’ultima nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata e non.
Sono sicuro che ai cittadini poco importa della “querelle” sulla carenza di personale del corpo preposto, quando è palese che da ben un anno e mezzo si chiacchiera inutilmente di assunzioni di vigili urbani a tempo indeterminato e di recente anche di quelli a tempo determinato , mentre vorrei ricordare a qualche “disinformato” che a norma dell’art. 5 della Legge n° 65/1986, i funzionari e gli agenti della P.m. ricoprono nell’ambito territoriale e delle proprie attribuzioni rispettivamente la qualifica di ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria e pertanto sono sottoposti alle dipendenze funzionali dell’ Autorità giudiziaria competente, avendone l’obbligo di comunicare a quest’ultima ogni notizia di reato.
Insomma ancora una volta la cattiva gestione politica ricade sulla pelle dei catanzaresi, che certamente non meritano di essere traditi a tal punto rispetto al consenso accordato a questo centro-sinistra nel corso delle elezioni comunale del 2006; siamo nel 2010 ed ora è necessario dare i risultati su cosa si è fatto per la sicurezza in città e soprattutto diffondere, in tempi di crisi economica anche per le casse dello Stato, i costi sostenuti da questa amministrazione comunale per attuare il “Decreto Sicurezza”: come cittadini ed elettori , sapremmo poi noi giudicare!”
Corrado DIDONNA
Presidente Circolo “Il Rinnovamento”
Maresciallo dei Carabinieri in congedo