Come spesso accade in questa martoriata terra, i problemi si affrontano quando ormai il malato è grave o è del tutto in agonia. Promuovere una unità di crisi per i Call Center alla vigilia di elezioni in Calabria, se condivisibile nel merito, lascia molti dubbi a facili strumentalizzazioni visto il metodo adottato. L’esigenza di un organo di controllo in ambito regionale, e non come sembra essersi costituito a carattere provinciale, la Ugl Telecomunicazioni lo richiede da alcuni anni, convinta che bisogna “calmierare” un settore che con il tempo possa essere a rischio, ma verso il quale si investe per lo sviluppo occupazionale in Calabria. A tal proposito, congiuntamente alle altre parti sociali, a latere di un incontro con l’uscente Assessore Maiolo, avevamo evidenziato la nostra preoccupazione e proposto di costituire un organo ispettivo per i Call Center, la cosa ha suscitato interesse nel nostro interlocutore che responsabilmente aveva condiviso rimandando ad altro incontro la possibilità a costituire un Osservatorio al quale far parte la Regione Calabria, l’Ispettorato del Lavoro, gli Enti Previdenziali e le organizzazioni sindacali nessuna esclusa. Per rafforzare la nostra iniziativa in Gennaio abbiamo inteso convocare una conferenza stampa a Reggio Calabria, con notevole risalto sui mass-media regionali, presentando nei particolari il motivo che ci aveva spinti a chiedere la costituzione dell’Osservatorio vista la crescita esponenziale dei Call Center nella nostra Regione e le iniziative da adottare per la salvaguardia dei posti di lavoro in un settore molto dinamico e collegato all’andamento altalenante del mercato delle telecomunicazioni, preoccupati anche dal fatto che alcune aziende committenti tendevano a delocalizzare queste attività verso paesi dove il costo del lavoro è a minor prezzo. Oggi prendiamo atto che l’uscente Governatore Loiero senza coinvolgerci, ha istituito una unità di crisi, omettendo che ai primi segnali di crisi i lavoratori di Phonemedia disperatamente si erano a Lui rivolto per un incontro, necessario per denunciare l’insensibilità del loro datore di lavoro visto che non rispettava il pagamento degli stipendi, sarà una coincidenza, solo ora il governatore ritiene di affrontare questo spinoso problema, a distanza di 6 mesi di occupazione e di lotte. Un noto detto calabrese dice: “hai perso i buoi a vai a cercarne le corna”. Egregio governatore non consentiamo che lei speculi, per incrementare il suo consenso elettorale, i giovani calabresi non sono merce di scambio, Lei omette il non aver ascoltato le loro istanze quando disperatamente a Lei si sono rivolti, non ha inteso neanche di attivare una ispezione o i dovuti controlli, poco attendibili se fatti, alla luce dei risultati che hanno visto distrarre 12 mln di euro, qualche dubbio ce lo si consenta, probabilmente è di questo che bisogna parlare e dare spiegazioni. Noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilità pur se abbiamo denunciato a mezzo stampa la vicenda e interessato i nostri vertici nazionali, certamente un buon servizio le organizzazioni sindacali non lo hanno reso ai lavoratori, continuamente divisi nelle lotte o sottoscrivendo accordi pro datore di lavoro per incrementare iscritti. Noi rivendichiamo con forza la costituzione di un “Osservatorio” che sia di controllo per tutto il territorio calabrese, tenendo a precisare che non riteniamo una panacea alla soluzione occupazionale l’attingere alla cassa integrazione, preludio al licenziamento, ma come da più tempo invochiamo percorrere altre soluzioni che siano a garanzia di una stabilità occupazionale e non da utilizzare alla bisogna o in periodi elettorali.
Segreteria Regionale Ugl Telecomunicazioni