(AGI) – Catanzaro 25 mar- “In questi giorni stiamo assistendo ad eventi dolorosi che colpiscono i nostri lavoratori, non possiamo rimanere inerti, ognuno deve operare affinche’ ci sia maggiore sicurezza”. Lo afferma in una nota il direttore regionale dell’Inail Mario Lo Polito. “Ancora una volta – e’ scritto in un comunicato stampa – si torna a parlare di infortuni gravi e mortali. A poco piu’ di un mese da quelli avvenuti sulla Salerno- Reggio Calabria si sono purtroppo susseguiti ben tre nuovi episodi rispetto ai quali l’Inail ha gia’ prestato il suo intervento. Il primo episodio, un infortunio grave avvenuto sabato scorso, ha visto coinvolto il sig. Antonino Cristofaro di Lamezia Terme, le cui condizioni sono ancora gravi e per il quale e’ in corso la necessaria verifica amministrativa riguardante le dinamiche dell’infortunio. Allo stesso modo, si sta procedendo con la massima celerita’ con le indagini del caso, per l’infortunio mortale del sig. Augusto Tomaino di San Pietro Apostolo, agricoltore deceduto nel corso di operazioni di potatura.
L’ultimo episodio e’ avvenuto martedi’ 23 marzo: un elettricista Luigi Vaccaio di 50 anni, di Cotronei, e’ morto folgorato nel corso di un intervento su di una cabina elettrica per cause che sono ancora da accertare. Sul posto dell’infortunio e’ subito accorso anche l’ispettore Inail Danilo D’Ippolito della sede di Catanzaro che ha potuto partecipare ai primi accertamenti fatti dai carabinieri per stabilire le modalita’ dell’infortunio”. “E’ raro che il nostro Istituto venga chiamato ad accorrere sul luogo di un infortunio ed il mancato ed immediato coinvolgimento spesso ritarda l’erogazione delle prestazioni economiche a sostegno delle famiglie delle vittime” afferma Lo Polito, secondo il quale “creando maggiori sinergie tra i vari soggetti coinvolti, proprio nel momento delle indagini, diventa per noi piu’ semplice riuscire a dare risposte tempestive a coloro che improvvisamente si trovano in una situazione di profonda disperazione che mai nessuno dovrebbe conoscere. I dati registrati sugli infortuni mortali avevano fatto ben sperare rispetto alla loro progressiva diminuzione; si era passati infatti – spiega – dai 18 casi del I* semestre 2008 ai 5 casi del I* semestre 2009”
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