Catanzaro e Turris arrivano entrambe alla sfida di Torre del Greco dopo un successo di misura importante per i rispettivi obiettivi stagionali. I campani nello scorso turno hanno infatti superato il Catania grazie alla rete di Fabio Longo mentre le aquile, impegnate mercoledì nel recupero contro la Cavese, hanno superato la squadra di Campilongo grazie alla rete di Simone Porcino, al primo centro con la maglia giallorossa.
Sono 11 le posizioni che separano la squadra di Calabro e quella di Caneo, situazione molto diversa da quella di dicembre quando ci fu la partita d’andata. A fine anno infatti la Turris sembrava la grande sorpresa del girone, con i campani addirittura al quarto posto in classifica. Dopo l’incrocio con i giallorossi qualcosa è però cambiato. 17 partite dopo il match del “Ceravolo” i torresi sono sprofondati fino al quattordicesimo posto e con un nuovo allenatore in panchina. Fatale per mister Fabiano è stata la sconfitta di Pagani contro la Paganese del 21 febbraio al termine di un filotto di risultati negativi che hanno portato la dirigenza a sollevare dall’incarico il tecnico.
Per sostituire l’allenatore originario di Torre del Greco, la società ha scelto Bruno Caneo, ex vice di Gian Piero Gasperini nelle esperienze al Genoa e all’Inter ed ex allenatore del Rieti. Lo score del tecnico di Alghero dopo 5 partite è di 2 vittorie (le prime della Turris nel 2021) e 3 sconfitte contro Potenza, Foggia e Juve Stabia.
Il cambio di guida tecnica ha sicuramente dato una scossa alla squadra che probabilmente si era fin troppo adagiata su una prima parte di campionato eccellente per le potenzialità di una neopromossa. Ora tocca sfidare in casa il Catanzaro che sta vivendo un vero e proprio magic moment da 10 punti in 4 partite e il terzo posto in classifica in scia all’Avellino di Braglia secondo in classifica.
Il successo più prestigioso dell’ultimo mese delle aquile è stato quello contro il Bari che resterà per sempre nella mente del grande ex della prossima sfida, Felice Evacuo. Il cucchiaio su rigore contro i pugliesi è stato il numero 200 nella carriera dell’attaccante del Catanzaro che ha mosso i primi passi da professionista proprio con la maglia della Turris oltre 20 anni fa.
L’ANALISI TATTICA
Il nuovo allenatore, Caneo, si è affidato alla difesa a tre. Nell’ultima vittoria, la Turris ha adottato un 3-4-2-1 dallo spirito molto diretto. I due esterni si alzano per dare ampiezza, ma sono solo specchietti per le allodole: il gioco non passa dalle fasce, ma dalle verticalizzazioni nel corridoio centrale. I due mediani restano vicini ai tre difensori, per garantire un giro palla minimo propedeutico al filtrante verso gli attaccanti.
Decisivo in questo senso il lavoro di Longo, la punta centrale, attaccante di trentatré anni che, nonostante l’età, si fa notare per il modo ossessivo in cui attacca lo spazio alle spalle dietro la difesa. Longo vive in funzione della profondità, ha il compito di provare a ricevere sulla corsa o, in alternativa, di costringere i centrali avversari ad abbassarsi per lasciare spazio ai due trequartisti. Sul centro destra Giannone tende a ricevere sui piedi tra le linee per girarsi e puntare la difesa. Romano invece si dedica alle incursioni, quasi da attaccante ombra al fianco di Longo.
In fase di non possesso la Turris abbassa il baricentro e compatta le linee in un 5-4-1. Le maglie strette servono ad esaltare le doti di anticipo dei difensori. Se la squadra è corta, infatti, per i terzi centrali (Ferretti e soprattutto Loreto) è facile rompere la linea per uscire in avanti sull’avversario spalle alla porta, anche a costo di commettere fallo.
Il Catanzaro ormai è una grande del girone C. Per Carlini, Di Massimo e coloro che occuperanno gli ultimi trenta metri si prospetta una partita rude, mentre la difesa dovrà assorbire le corse di Longo ma, nel contempo, togliere spazio a Giannone sulla trequarti.
Samuele Cardamone e Emanuele Mongiardo
Partita difficile da affrontare con decisione.