(ANSA) Dopo 3 anni di trionfi in giro per l’Italia con L’uomo la bestia e la virtu’, Leo Gullotta torna a confrontarsi con un’altra opera di Pirandello ‘Il piacere dell’onesta’ che andra’ in scena al Politeama di Catanzaro il 30 e 31 marzo.
Scritto nel 1017 e ispirato alla novella Tirocinio, il testo racconta la storia di Angelo Baldovino, uomo fallito e di dubbia moralita’ che accetta solo per ”il piacere dell’onesta”’ di sposare Agata, ragazza di buona famiglia che aspetta un bambino da un uomo sposato, il rispettabile marchese Fabio Colli.
Scrive Fabio Grossi, regista dello spettacolo, nel libretto di presentazione dell’opera: ”¿Onesta’ parola di grande effetto per il periodo in cui Pirandello concepi’ il suo lavoro, parola di lacerante contesto in questa nostra travagliata epoca. Nella visione pirandelliana, il nostro protagonista, nell’indossare i costumi dell’Onesto, adotta i colori del diverso, in una fauna di anime mostruose. Finendo cosi’ per mettere spietatamente a nudo la disonesta’ di tutti gli altri. Una pseudo, legittima unione quella che Pirandello usa per dimostrare come l’essere e l’apparire siano in realta’ categorie senza alcun valore, frutto unicamente della convenzioni e del conformismo della societa”’