È stato un calciomercato del tutto particolare quello che si è appena concluso. Un mese di trattative all’insegna di rescissioni, prestiti e contratti semestrali, specchio fedele di una crisi economica che ha colpito in maniera trasverale dalla massima serie alle categorie inferiori.
In questo contesto, il Catanzaro ha effettuato un mercato di riparazione fatto di intelligenza e strategia, uscendone senza dubbio rinforzato, tanto nei singoli quanto nel gruppo.
In totale si sono registrate 8 operazioni in entrata (compreso Molinaro per il quale si attende ancora l’ufficialità, ndr) di cui 4 a titolo definitivo e 4 in prestito, e 6 in uscita.
Due sono state le linee guida concordate tra la società ed il mister Calabro per operare con sicura efficacia:
- Ringiovanire la rosa formata da calciatori con età media elevata;
- Colmare le lacune che la squadra ha accusato durante lo svolgimento del girone di andata del campionato.
Il primo aspetto si è reso necessario per innestare su un nucleo di giocatori esperti, dotati di personalità e conoscitori della categoria, dei calciatori giovani con stimoli e motivazioni nuove per alimentare gli obiettivi di inizio stagione.
Il secondo aspetto, invece, ha riguardato alcune evidenti carenze all’interno dei vari reparti, col fine preciso di migliorare le prestazioni collettive.
Sviluppando tale ragionamento sul singolo reparto è possibile analizzare quanto segue.
PORTIERI
Anche se il pacchetto dei portieri è rimasto inalterato, alcune considerazioni vanno ugualmente effettuate con riguardo alla posizione di Di Gennaro.
Il portiere di Saronno, confermato dalla scorsa stagione, è partito dalla panchina come sostituto di Branduani a causa della mancata cessione nel mercato estivo.
L’out forzato dell’ex estremo difensore dell’Empoli, ha reso necessaria una rincoferma di Di Gennaro per tutto il prosieguo del campionato. Senza ovviamente togliere nulla alle ottime performance di Branduani, a questo punto sorge spontaneo il ballottaggio tra i due portieri per la maglia da titolare.
Ciò significherebbe solo elevare la qualità nel ruolo, ed eventualmente alternare, a seconda dello stato di forma, sia l’uno che l’altro, avendo entrambi dimostrato ottime individualità.
DIFESA
La squadra ha colmato delle lacune di quantità e qualità nell’intero pacchetto.
Scognamillo è un ottimo difensore, con un buon curriculum fatto di esperienza e personalità, e si colloca sulla linea di tre predisposta da Calabro.
Il suo arrivo consente al mister di poter anche far scivolare Fazio verso il centrodestra, ruolo che forse meglio predilige rispetto a quello centrale, e consolidare la forza e la fisicità della linea.
Gatti si pone come un ulteriore tassello che rinforza il centro sinistra dove già agisce Martinelli. Al Catanzaro mancava di numero un’alternativa valida ed il difensore in prestito dalla Reggiana può ritagliarsi anche uno spazio importante per le sue buone qualità tecniche.
Completa il reparto l’esterno Pierno che offre alternative e diverse soluzioni al sistema difensivo essendo bravo anche a giocare largo sul lato.
La scelta dei tre nuovi arrivati si inquadra perfettamente nelle caratteristiche dei calciatori che Calabro vuole nella linea difensiva.
Forza fisica per arginare le avanzate avversarie in un pacchetto che tendenzialmente prevede tre giocatori di personalità.
Qualità nei movimenti di reparto per rendere sempre più funzionale alle esigenze della situazione di gioco la soluzione migliore.
La difesa si arricchisce di nuovi contenuti e colma determinate lacune che si erano viste durante il girone di andata ma soprattutto, ed è questa la possibile novità, fornisce anche delle inedite ipotesi sperimentali sulla linea.
Con i nuovi tre arrivati, il mister potrà anche verificare la possibilità di sistemare una linea di quattro (anzicchè di tre) per meglio garantire quell’ampiezza che talvolta è mancata nella fase di costruzione del gioco e proteggere meglio gli attacchi in lato da parte degli avversari.
In alcune gare, infatti, è accaduto che per determinate situazioni la difesa abbia subito tale trasformazione. Adesso, con l’innesto dei tre nuovi acquisti, sarà possibile sperimentare tale soluzione.
Unico problema: la qualità nel palleggio di disimpegno da parte dei difensori di linea.
Molto spesso si è verificata la perdita del pallone proprio nella fase di prima costruzione da parte dei difensori della linea di tre, con evidente elevato rischio per il contrattacco alto (o gioco rapido a seconda del posizionamento difensivo) da parte della squadra avversaria.
CENTROCAMPO
Il reparto ha avuto solo un nuovo acquisto: Parlati dal Fano.
Si tratta di un elemento che va a sostituire la doppia uscita Urso-Altobelli e si inserisce in un contesto già fortemente caratterizzato dall’impostazione tattica di Calabro.
Il mister già dall’inizio del campionato ha avuto le idee molto chiare su come far girare il motore del Catanzaro e su come sistemare il suo centrocampo.
Il riferimento principale è la linea di quattro con in mezzo due incontristi, oppure un incontrista ed un regista, ed ai lati due esterni in grado di fare la doppia fase.
Davanti alla linea di quattro si colloca il rifinitore che deve assistere i due attaccanti.
Durante la stagione, i problemi di sviluppo sono nati dalla capacità di attribuire l’inizio della costruzione del gioco ai difensori oppure ai due centrocampisti, o all’unico regista in ricezione della palla.
Inoltre, in alcune occasioni, con i due incontristi, si è notato Carlini (il fantasista della linea a ridosso dei due attaccanti) retrocedere per aiutare il palleggio e disegnare triangoli corti e bassi con i due esterni.
Parlati è un elemento che agisce in questo ingranaggio, può giocare insieme all’altro incontrista, oppure a fianco del regista Corapi, è dotato di buon dinamismo e dovrebbe sensibilmente agevolare gli inserimenti e la soluzione di tiro, spesso carente nella finalizzazione della squadra.
Risolo, scoperta in positivo, Verna e Baldassin, formano il terzetto di interni in rotazione per le varie strategie di gara di volta in volta da adottare.
Sui lati, le conferme di Contessa e Casoli, garantiscono esperienza e qualità anche se si è notato come talvolta la manovra appaia troppo verticalizzata e non coinvolga gli esterni in ampiezza depotenziando la manovra avvolgente sulla linea di fondo, e lo sviluppo alto per la finalizzazione sulla testa degli attaccanti del Catanzaro.
Porcino, nuovo arrivato, è un giocatore che fornisce linfa nuova a sinistra e si pone come reale alternativa per una costante ricerca delle soluzioni previste da mister Calabro. Elemento dotato di corsa e di buon piede, anche lui si inquadra nella prospettiva di colmare le lacune sull’uniformità di rendimento nel lato sinistro a volte trascurato dalla manovra della squadra.
ATTACCO
A fronte della partenza di Di Piazza, sono arrivati Grillo, Jefferson e si attende l’ufficialità per Molinaro, svincolato dalla Lucchese.
Anche qui sono state soddisfatte le caratteristiche tecniche del singolo calciatore avanzate da mister Calabro.
Si tratta di tre elementi strutturati: Jefferson, attaccante fisico e potente, dotato di discreta tecnica individuale; Grillo, giocatore eclettico, rapido, capace di ricoprire anche il ruolo di rifinitore dietro le punte, o all’occorrenza anche l’esterno di fascia; Molinaro, giovane con movimenti classici da seconda punta.
La scelta è stata molto oculata perché si orienta verso un pacchetto di confermati Evacuo, Curiale e Di Massimo con altrettante caratteristiche omologhe.
La batteria complessiva degli attaccanti si rinforza, il mister Calabro avrà la possibilità (come sempre ha fatto) di ruotare i singoli per tenere sempre costante l’offensiva e variare le soluzioni.
Durante il girone di andata si è registrata la forza del reparto di attacco del Catanzaro che ha conseguito diversi risultati proprio dalla prestazione, e partecipazione, di tutti gli elementi chiamati in causa.
CONCLUSIONI
Il giudizio non può che essere positivo perché sono stati acquistati gli elementi giusti, con le caratteristiche corrette per le necessità manifestate durante il corso della stagione.
Al contrario, il valore intrinseco del calciatore oppure le possibilità che fornisce il mercato di riparazione di gennaio, fanno parte di altre categorie di discussione.
Ogni giocatore ha un valore intrinseco, ed una valutazione relativa, sicché al netto delle indiscusse qualità dei nuovi arrivati, non è possibile sindacare eventuali opportunità di natura diversa perché il dato è del tutto soggettivo.
In teoria è sempre possibile che vi siano dei giocatori più forti di quelli che ciascuna squadra ha nel suo organico, o che potrebbe acquistare. In pratica, il dato è relativo perché deve essere calibrato con i meccanismi di funzionamento tecnico-tattico che proprio quella squadra ha predisposto, oppure ha consolidato.
Il mercato di gennaio, poi, per sua definizione non è quello di giugno, nel senso che non consente di avere ampi margini di movimento in ordine alla qualità dell’acquisto.
Le società si muovono mediante logiche di mera convenienza sugli obiettivi di inizio stagione e sull’attuale situazione di classifica.
A meno che non si scopra il talento, ed ammesso che lo stesso non si diriga immediatamente verso la categoria superiore (vedi Pandolfi al Brescia), è pressochè impossibile acquistare calciatori in grado stravolgere le prestazioni in positivo della squadra.
In altre parole, top player, ad esempio attaccanti che facciano 15 gol a stagione, anche qui al netto di improbabili investimenti del tutto onerosi, è difficilissimo che arrivino a gennaio per qualsiasi squadra di Serie C.
Il Catanzaro, per gli obiettivi di play-off dichiarati ad inizio campionato, esce dal mercato invernale rinforzato dal punto di vista tecnico e con la maggiore consapevolezza di aver gestito tale fase con oculatezza societaria sul versante delle spese (alcuni calciatori arrivano non a caso in prestito), per continuare quel percorso di risanamento che dovrà portare a raccogliere i risultati a fine stagione.
Consideriamo il contesto pandemia, penso che la società abbia fatto il massimo.
D accordo…
concordo aquila basta che Calabro si svegli
Complimenti. Un articolo pensato/scritto con equilibrio