Clima teso nel dopo partita di Viterbese-Catanzaro. Negli spogliatoi il presidente della Viterbese ha qualcosa da ridire nei confronti dell’allenatore del Catanzaro, Braglia, per quanto avvenuto verso la fine dell’incontro che è costata l’espulsione a Favo e al tecnico laziale Carboni. Davanti ai taccuini il direttore generale del Catanzaro, Gianni Improta: «à stata una partita che certamente non meritavamo di perdere. La Viterbese è passata in vantaggio su una nostra disattenzione anche se rimane dubbia la posizione del marcatore dei padroni di casa. Abbiamo giocato un primo tempo alla grande che non ha permesso alla Viterbese di rendersi pericolosa. Anzi è stata la nostra squadra a sfiorare per ben due volte la marcatura. Ma nel calcio ci sta anche questo. Bisogna rimboccarsi le maniche e guardare avanti, già a iniziare dalla prossima partita interna allo stadio “Ceravolo” domenica contro il Sora». L’allenatore dei giallorossi non ci sta a questo risultato e addirittura prima che i giornalisti facciano le domende di rito chiede a voce alta di dirgli quante volte la Viterbese ha tirato verso la porta del Catanzaro. Poi una volta “sbollita” la delusione passa all’esame della partita. «Vorrei proprio sapere quali sono state le occasioni per la Viterbese, abbiamo commesso la solita ingenuità difensiva proprio uguale a quella di sette giorni fa a Foggia, e siamo stati puniti oltre misura anche se i ragazzi mi hanno confermato che la rete di Santoruvo era in fuorigioco». Sugli screzi avuti con la panchina della Viterbese il tecnico del Catanzaro chiarisce subito: «Bisogna smetterla di fare scena. Restituire la palla è leale quando non se ne aprofitta in continuazione. Ormai è diventata una moda per perdere tempo. Resta la rabbia di aver perso contro una squadra che non ci ha impensierito più di tanto». L’episodio a cui si riferisce il tecnico Braglia e che ha provocato le ire prima di Favo, già sostituito ed espulso dalla panchina, e poi del mister della Viterbese Carboni espulso anche lui è relativo a una rimessa di fallo laterale provocata dalla Viterbese per poter prestare soccorso a un proprio calciatiore finito a terra. à vero però che dopo tali decisioni arbitrali Cingolani ha ripreso tranquillamente il suo posto. Ecco Emiliano Milone al quale chiediamo di descriverci l’azione del primo gol della Viterbese: «Si è trattato di un’ingenuità , ma salvo smentite mi è sembrato che Santoruvo fosse in netta posizione di fuorigioco. Poi la seconda rete non fa testo in quando al 50′ del secondo tempo eravamo tutti sbilanciati in avanti alla ricerca del pareggio, che penso sarebbe e stato più che meritato. Nel momento in cui abbiamo subito il 2-0 stavamo producendo il nostro sforzo maggiore anche se in inferiorità numerica». La sconfitta non va giù neanche al capitano Fabrizio Ferrigno: «Nel calcio queste cose succedono e quindi è facile perdere partite così. Dobbiamo farne tesoro per il prosieguo del campionato a cominciare dalla prossima sfida in casa al Ceravolo».
Un coro unanime «Immeritato ko»
da Gazzetta del Sud