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Catanzaro-Isola Liri 3-0: le pagelle di Paolo Carnuccio

Squadra perfetta. Longoni delizia il pubblico con giocate alla Totti. Il portiere dell’Isola Liri miracoloso

PAGELLE

CATANZARO-ISOLA LIRI=3-0

Di Paolo Carnuccio

 

CATANZARO

(3-4-3)

MANCINELLI: Non era facile rientrare titolare dopo essere finito in terza scelta. Mancinelli gioca bene senza paura con disinvoltura e sicurezza sventando ogni minaccia e producendosi in ottimi interventi plastici VOTO 7

CIANO: Un gladiatore, lotta sempre su ogni pallone e ne esce vincitore, fa bene la linea a tre, dimostra personalità e giusto tempismo anche negli anticipi, solo in un’occasione si fa trovare nel secondo tempo leggermente avanzato. Auteri, nel finale lo sposta sull’altro lato. VOTO 7

DI MAIO: Anche lui disputa un’ottima gara senza sbavature condita dal gol finale e da un altro sfiorato. Bisogna alzare la soglia dell’attenzione e cercare di essere più reattivi e precisi nella fase difensiva e la partita di oggi dimostra che il pacchetto sta lavorando in tale direzione VOTO 7

GIMMELLI: Meno disposto rispetto alle altre partite all’uscita palla al piede, tiene meglio la posizione e si preoccupa di più dell’avversario VOTO 7

BENINCASA: Ottimo primo tempo, dalla parte opposta del campo Benincasa va decisamente meglio ed ha la possibilità di mettere al centro palloni invitanti, nella ripresa contrasta efficacemente, è piaciuto molto VOTO 7

BRUNO: Quando la partita non ha grandi ritmi è il dominatore del centrocampo, stavolta fa sentire la sua personalità aggiungendo qualcosa in più alla consueta prestazione, bravo nel saper trovare sempre la soluzione giusta per le giocate dei compagni VOTO 7

CORAPI: Prova la conclusione da lontano, serve un ottimo assist al compagno, è sempre presente nel cuore dell’azione, addirittura per i ritmi non elevati della partita lo si vede reggere la condizione anche negli ultimi  minuti di gara, bravo VOTO 7

BERGER: Dimostra buon senso della posizione, gestisce in maniera perfetta la verticale, offre equilibri sia in fase di possesso che in quella di non possesso, sembra avere il fiatone ma poi si riprende subito nel contrasto proponendosi con efficacia sul fondo per il suggerimento. Fa le cose semplici VOTO 7

MONTELLA: In forma strepitosa, punta l’uomo e lo salta con facilità, è voglioso alla ricerca della conclusione, segna un bel gol con freddezza e si offre al servizio dei compagni VOTO 7

LONGONI: Delizia il pubblico con giocate di fino, palla al piede è bello vederlo giocare, ma il suo pezzo forte è la conclusione, ha una facilità di calcio che ricorda Totti, sfiora il gol da lontano tentando di “uccellare” il portiere avversario VOTO 7

MOSCIARO: Non gli si può dire nulla. Gioca in mille modi: di spalle sulla palla alta tenendola e facendo salire la squadra; di fronte cercando di saltare l’uomo con la duplice opzione della trasmissione o della conclusione; senza palla aprendo lo spazio da destra verso sinistra per gli inserimenti di Longoni. Sbaglia il rigore, capita a tutti; sbaglia un gol davanti al portiere, capita ancora a tutti, ne segna un altro importante e si merita sette in pagella perché la sua prestazione non si discute VOTO 7

DE FRANCO: SENZA VOTO

MISTER ALOI (AUTERI squalificato): Non dite ad Auteri che la squadra è crollata fisicamente, si arrabbia moltissimo ed ha ragione. Nonostante il ritmo non elevato, e lo ripetiamo nonostante il ritmo non elevato, la squadra è sembrata avere la consueta brillantezza. La manovra è parsa consueta, con il fraseggio basso fin dalla prima palla, addirittura sono andate meglio le corsie esterne dove Benincasa opposto, e Berger, hanno dato dinamismo e doppia fase, mentre l’attacco ancora una volta è andato a segno. Le sconfitte di Stabia e di Barletta hanno certamente delle motivazioni che, a mio parere, non risiedono né sul versante fisico né su quello di organico (ammesso che comunque avere avuto Caputo sarebbe stato molto meglio). L’analisi è sulla dinamica dei gol subiti e sulla mancanza della giusta attenzione difensiva che negli episodi citati si deve tradurre in reattività organica. Sulla respinta del portiere, sulla mezza deviata all’indietro del difensore, e su altre situazioni (per esempio oggi nel primo tempo su una palla buttata in mezzo, oppure nel secondo tempo su una fuori linea di Ciano) il normale fattore mentale della concentrazione sulla dinamica generale deve tradursi in attenzione per lo sviluppo imprevisto della situazione che nelle circostanze in questione richiede reattività (per arrivare prima dell’avversario sulla palla deviata da Vono, oppure sulla spizzata di Di Maio a Barletta od ancora in occasione dell’altro gol sempre del Barletta). Il lavoro è questo ed abbraccia il singolo fattore mentale che per essere efficace deve accompagnarsi a quello fisico (se la testa è reattiva ma non hai le gambe allora non ci arrivi) per definirsi organico. VOTO 7

 

ISOLA LIRI

(4-4-2)

1)      MANGIAPELO: VOTO 8

2)      ROGATO: VOTO 6

3)      SPERATI: VOTO 5.5

4)      MUCCIARELLI: VOTO) 5.5

5)      COSTANZO: VOTO 5.5

6)      MATRISCIANO: VOTO 5

7)      BUSSI: VOTO 5

8)      FALCO: VOTO 6

9)      BIANCHINI: VOTO 5

10)  CARBONE: VOTO 5.5

11)  D’ALESSANDRO: VOTO 5

17) FEDERICI: SENZA VOTO

16) SIMONETTA: SENZA VOTO

14) MIRARCHI: SENZA VOTO

MISTER GROSSI: VOTO 5.5

ARBITRO SIG. GIALLANZA Di Catania VOTO 6

                                                                                                    Di Paolo Carnuccio

Autore

Redazione

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