Ricordate negli anni settanta – ottanta, i telegiornali che facevano vedere la città di Beirut e le sue strade, che portavano i segni dei bombardamenti e dei sanguinosi scontri in atto tra opposte fazioni ? Ebbene ora Beirut si è trasferita su Corso Progresso di Catanzaro Marina. Questa l’ennesima nota del Movimento Catanzaro Marina, ad opera di Massimo Gualtieri e Massimo Scarfone. Urge, infatti, attese le pessime condizioni, la bitumazione e la realizzazione del nuovo piano viabile di Corso Progresso, che è letteralmente ridotto ad una scacchiera (vedi foto), tante le buche, anche di notevoli dimensioni che adornano lo stesso, rendendolo insidioso per le autovetture e pericoloso, per coloro che transitano in moto. Eppure Corso Progresso è l’arteria primaria per Catanzaro Marina, e meriterebbe maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Ma si sa nel mentre su Corso Mazzini, ridotto ad un deserto, in primis dal Sig. Talarico e dal suo gruppo politico, si sono spesi fior di euro, per le ingombranti “giare” che inchiodate a terra, e senza alcun addobbo floreale (come nel caso di piazza Roma), fra l’altro ostacolano anche il passaggio delle carrozzine e dei passeggini, per Catanzaro Marina e per il suo corso, la parola d’ordine è nisba, nada, no tengo dinero. Eppure nelle intenzioni, dell’amministrazione comunale da Catanzaro Marina, doveva partire quel progetto di “città accogliente” che più volte qualcuno, come un refrain, tira fuori e che è rimasto soltanto una vuota frase, buona all’occorrenza per stendere un articolo di stampa, propinando una realtà virtuale che soltanto i professionisti nostrani del marketing, continuano a vedere. Al contrario i cittadini, nella realtà, continuano a “rompere” gli ammortizzatori dei propri veicoli o a rischiare cadute e tonfi, con conseguenze nefaste.
Massimo Gualtieri e Massimo Scarfone
Movimento Civico Catanzaro Marina