Esprimiamo la vicinanza del nostro movimento all’onorevole Angela Napoli per il barbaro “messaggio” ricevuto dalle cosche. Siamo convinti che la parlamentare di Taurianova sia una delle voci più coraggiose ed integre della politica calabrese e nazionale; pertanto, nel manifestarle oggi la nostra convinta solidarietà, le ribadiamo pure i sentimenti di sincera stima provenienti dal movimento civico “CatanzaroNelCuore” che, nella sua interezza, riconosce da sempre ad Angela Napoli quei valori e quella fermezza rispetto ai temi della legalità, della trasparenza e dell’impegno costante contro tutte le mafie. Le minacce ricevute rappresentano un fatto raccapricciante che se da un lato confermano la pervasività del malaffare nel nostro territorio, dall’altro sottolineano la robustezza delle denunce che la Napoli va facendo da molto tempo.
Tutto questo non può che portarci ad alcune riflessioni che, almeno in parte, conducono al torbido intreccio tra mafia e politica, identificando la parte malata di quest’ultima come una contraddizione delle nostre società. E come tutte le cose che presentano contraddizioni l’opinione pubblica ha il diritto di vigilanza e di critica nonché di fare distinzione tra i politici migliori e i politici peggiori; la moralità dei quali non può essere considerata invalicabile da non consentire che l’occhio del cittadino vi si soffermi e ponga delle domande. Per esempio, e giusto per rimanere all’interno della tematica legalità, politica e malaffare, è diritto dei cittadini attenti così come dei politici migliori interrogarsi sul perché un disegno di legge fondamentale per limitare l’intreccio tra mafia e politica non sia stato votato da alcuni parlamentari. Ci riferiamo al ddl “Lazzati”, approvato alla Camera dei Deputati con 354 voti favorevoli nella seduta numero 289, votazione n. 22, dello scorso 24 febbraio. Non comprendiamo e mai comprenderemo le 35 astensioni e i 7 voti contrari espressi su una proposta di legge che impedisce ai mafiosi di svolgere propaganda elettorale. Per quanto riguarda la deputazione calabrese risulta che il 36% di questa era assente in aula al momento dell’importantissimo voto contro tutte le mafie: una percentuale imbarazzante ed un’assenza in ogni caso ingiustificata ed ingiustificabile a motivo della valenza civile che il “Lazzati” riveste. Ecco perché censuriamo con sdegnato fastidio l’atteggiamento di chi non l’ha votato o era assente. Fra questi – per circoscrivere la questione agli eletti della nostra provincia – sul sito della Camera leggiamo i nomi degli onorevoli Giuseppe Galati, Giancarlo Pittelli e Michele Traversa. In queste ore di solidarietà alla parlamentare Angela Napoli, la quale ha sostenuto genuinamente sin dalla prima ora il ddl voluto dal giudice Romano De Grazia, siamo certi che i cittadini attenti e i politici migliori stiano ponendosi un identico e legittimo interrogativo: perché questi nostri deputati non hanno votato il ddl “antimafia”?
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Il DIRETTIVO E IL GRUPPO COMUNALE
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