In Calabria è malata la politica, è malata la classe dirigente, ciò vuol dire che è malata la società”. Ad affermarlo è Giuseppe Brugnano, portavoce nazionale del Coisp, il sindacato indipendente di polizia, a proposito dei sospetti su alcuni candidati in odore di mafia. “La Cei , conferenza dei vescovi italiani, ha denunciato fortemente una politica collusa, che ama le zone grigie, che non disdegna il voto della malavita. Una realtà che noi conosciamo fin troppo bene. Dobbiamo prendere atto che in Calabria non siamo più capaci di indignarci, di sovvertire un sistema barbaro. Sopportiamo senza colpo ferire che migliaia dei nostri giovani debbano lasciarci per andare ad arricchire altre regioni. Abbiamo a che fare con un sistema di potere che ha fallito nella sua interezza. Ecco perché questo è il momento di cambiare – dice Brugnano – e il primo passo deve farlo proprio la politica avendo il coraggio di dire no. No a personaggi equivoci, no al voto della malavita, organizzata o no che sia. Il no di oggi – conclude Brugnano – equivale al sì detto alla legalità e a una speranza di sicurezza non solo per le strade ma anche laddove le decisioni devono essere prese senza il pericolo di inquinamenti”.
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