Catanzaro Night News

Roberto Talarico sul Competence Center delle Poste Italiane

 

Il candidato del PDL al governo della Calabria deve chiarire in modo inequivocabile, e senza ricorrere all’ipocrisia così conveniente durante le campagne elettorali, in che termini giudichi la vicenda del Competence Center delle Poste Italiane e la faziosa interrogazione parlamentare presentata lo scorso 23 febbraio dal suo alleato on. Francesco Nucara. A dirla tutta conosco già l’opinione di Peppe Scopelliti in merito, se non altro perché pochi mesi fa egli si affrettò a correre a Roma per rivendicare l’ubicazione della struttura a Reggio Calabria e non a Catanzaro come, correttamente, il Ministero ha previsto nel suo piano di razionalizzazione. Dunque, ancora una volta, Scopelliti si manifesta nella sua indole campanilistica e soprattutto di contrasto fattivo e sostanziale al ruolo esercitato da Catanzaro in quanto capoluogo regionale.

E’ evidente che ora la campagna elettorale lo obblighi ad autolimitarsi nelle sue esternazioni di attacco alla città capoluogo di regione, ma sono certo che approvi l’interrogazione del suo alleato Nucara, salvo smentirlo categoricamente e senza indugi. D’altro canto la risposta che il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha fornito in occasione della suddetta interrogazione non lascia dubbi: evidenzia infatti una riorganizzazione che prevede che “le attività svolte presso i 53 centri contabili-amministrativi siano accentrate presso 27 competence center individuati secondo il criterio della rappresentanza regionale, almeno un centro in ogni capoluogo di regione”.

Senza voler entrare in ulteriori discussioni, vorrei ricordare a Scopelliti ed ai suoi accoliti che il criterio della “rappresentanza regionale” non è un concetto astratto né può essere interpretato a proprio piacimento. Ogni città capoluogo di regione – e per la Calabria è Catanzaro – ha delle prerogative che devono essere rispettate, valorizzate e mai messe in discussione, nemmeno attraverso l’alibi di un altro status quale può essere quello di “città metropolitana”. Ognuno stia ordinatamente al suo posto. Peppe Scopelliti impari a rispettare i ruoli di ciascuno e non a prevaricare come ha fatto in un passato abbastanza recente quando ha protestato per la Direzione Regionale delle Dogane o per il Comando Militare Regionale. In altri termini, non basta dire che “il capoluogo non si tocca” come egli fa ipocritamente nelle convention di questi giorni. Sono i fatti che contano, non le promesse. E i fatti depongono molto male per lui, visto che la guida di una regione presuppone una visione non municipalistica delle cose. Ruoli e funzioni di valenza regionale devono essere accentrati nel capoluogo e non altrove, specie se questo altrove è assai periferico. Funziona così nel resto del Paese. Deve funzionare così anche in Calabria, malgrado Scopelliti e i suoi compagni.

Roberto Talarico

Assessore Turismo e Marketing Territoriale – Comune di Catanzaro

Candidato al Consiglio Regionale della Calabria

Autore

Salvatore Ferragina

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