Diciassette anni di instancabile ed encomiabile lavoro prodotto dal giudice Romano De Grazia in favore della legalità e della giustizia sono approdati, finalmente, al giusto riconoscimento attraverso l’approvazione alla Camera del disegno di legge denominato “Lazzati”. Registriamo questo risultato come uno dei momenti più alti per la Calabria giacché la soddisfazione per essere giunti a tale obiettivo fa il paio con l’orgoglio che sia stata proprio la nostra terra – dipinta sempre attraverso lo stereotipo della malavita – a fornire un impulso così vibrante e così significativo nella lotta al malaffare. E’ qui che è nata e si è sviluppata l’idea, e da qui si è diffusa in tutto il Paese per merito dell’opera tenace di De Grazia. Il “Lazzati” è un patrimonio dell’intera società civile; è uno strumento utile alla sua crescita e in tal senso appartiene e deve appartenere a tutti. Ecco perché, pur nella soddisfazione di queste ore, siamo rammaricati per l’astensione o l’assenza di alcuni parlamentari calabresi che hanno perso l’opportunità di votarlo, con ciò consegnando all’opinione pubblica qualche terribile interrogativo.
Il testo prevede il divieto di svolgimento di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione: attualmente il sorvegliato speciale non può votare e non può essere eletto; può invece svolgere attività di propaganda elettorale e influenzare le attività delle istituzioni dall’esterno al solo scopo di trarne profitto attraverso la presenza, nelle sedi elettive, di propri uomini. Il ddl Lazzati introducendo dunque il divieto di propaganda elettorale per il sorvegliato speciale e sanzionando anche la condotta del candidato che si rivolgesse a questi per la propaganda, contribuirebbe non poco a limitare alle origini l’intreccio mafia-politica. Si tratta dunque di una risposta efficace che va a coprire quel deficit legislativo che finora ha consentito ai mafiosi, o agli amici dei mafiosi, di sedersi sulle poltrone dell’amministrazione pubblica.
Ci piace ricordare che anche il Comune di Catanzaro – assieme a tanti altri soggetti, enti e istituzioni del Paese – ha aderito alla battaglia di Romano De Grazia sin dal febbraio 2007 quando fu proprio il nostro movimento a proporre un’apposita mozione, poi ripresa e sostenuta dal sindaco Rosario Olivo nell’ottobre di quello stesso anno. Ora che il “Lazzati” ha passato l’esame alla Camera dei Deputati, auspichiamo tempi celeri per la sua approvazione definitiva che avverrà dopo la trattazione in Senato. La Calabria, e l’intero Paese, non possono attendere.
Fabio Lagonia
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Il testo prevede il divieto di svolgimento di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione: attualmente il sorvegliato speciale non può votare e non può essere eletto; può invece svolgere attività di propaganda elettorale e influenzare le attività delle istituzioni dall’esterno al solo scopo di trarne profitto attraverso la presenza, nelle sedi elettive, di propri uomini. Il ddl Lazzati introducendo dunque il divieto di propaganda elettorale per il sorvegliato speciale e sanzionando anche la condotta del candidato che si rivolgesse a questi per la propaganda, contribuirebbe non poco a limitare alle origini l’intreccio mafia-politica. Si tratta dunque di una risposta efficace che va a coprire quel deficit legislativo che finora ha consentito ai mafiosi, o agli amici dei mafiosi, di sedersi sulle poltrone dell’amministrazione pubblica.
Ci piace ricordare che anche il Comune di Catanzaro – assieme a tanti altri soggetti, enti e istituzioni del Paese – ha aderito alla battaglia di Romano De Grazia sin dal febbraio 2007 quando fu proprio il nostro movimento a proporre un’apposita mozione, poi ripresa e sostenuta dal sindaco Rosario Olivo nell’ottobre di quello stesso anno. Ora che il “Lazzati” ha passato l’esame alla Camera dei Deputati, auspichiamo tempi celeri per la sua approvazione definitiva che avverrà dopo la trattazione in Senato. La Calabria, e l’intero Paese, non possono attendere.
Fabio Lagonia
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”