L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha diramato oggi il comunicato stampa sugli indici dei prezzi al consumo del mese di Gennaio 2010.
E’ con grande meraviglia che constatiamo, nella tabella 4 relativa alle variazioni percentuali degli indici NIC delle città Capoluogo di Regione, che la Calabria sia ancora rappresentata da Reggio Calabria e ciò nonostante le rassicurazioni fornite dal Dr. Mauro Politi, Dirigente ISTAT del Servizio Statistiche sui prezzi al consumo.
Nel settembre 2009 intrattenemmo un serrato scambio di corrispondenza col predetto Dirigente, lamentando l’incresciosa situazione che, unico caso in Italia, vedeva l’utilizzazione dei dati di una città capoluogo di provincia per rappresentare i dati regionali. In quell’occasione, il Dr. Politi, nel sottolineare una situazione pregressa di incompletezza dei dati rilevati dalla Sezione ISTAT del Comune di Catanzaro, assicurava che gli stessi sarebbero stati “inseriti nella suddetta tabella una volta che la rilevazione sui prezzi al consumo in questa città [Catanzaro] assumerà un carattere di continuità e completezza secondo gli standard definiti dall’Istat”.
Sulla scorta di tale affermazione, ci recammo presso il competente Assessorato al Decentramento del Comune di Catanzaro dove ci fu data ampia assicurazione sia sulla regolare rilevazione dei dati che sugli ottimi rapporti intercorrenti tra quella struttura comunale e l’ISTAT, tant’è che, nel comunicato stampa relativo ai dati di Gennaio 2010, primo utile per potere effettuare un coerente confronto con il corrispondente mese del 2009, ci saremmo aspettati di vedere pubblicati quelli di Catanzaro e tale convinzione la facemmo presente al Dr. Politi con una nostra comunicazione del 28 settembre 2009.
Cosa sia accaduto nel frattempo non ci è dato sapere, quello che è certo è che riteniamo indispensabile che l’Assessore al Decentramento ed il Sindaco di Catanzaro intervengano, con urgenza ed autorevole fermezza, presso l’ISTAT per porre rimedio a questa prevaricazione posta in essere da quell’Istituto che, di fatto e tra l’altro, si traduce in un ulteriore ed ennesimo danno all’immagine ed alle competenze della Città Capoluogo di Regione, laddove si tenga presente che in altre realtà regionali, quali quella di l’Aquila per l’Abruzzo, i dati vengono semplicemente non diffusi e non si fa ricorso a quelli di altre città abruzzesi.
AV
23/2/2010
Osservatorio per il Decoro Urbano di Catanzaro
