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AL POLITEAMA SPERIMENTA L’AUDIODESCRIZIONE DELL’OPERA LIRICA

OGGI, LUNEDI’ 22 IL POLITEAMA SPERIMENTA L’AUDIODESCRIZIONE DELL’OPERA LIRICA / UN GRUPPO DI NON VEDENTI ASSISTERA’ A LUCIA DI LAMMERMOOR

La lirica e il teatro Politeama aprono le braccia ai non vedenti. Domani, lunedì 22 febbraio, il teatro del Capoluogo, in occasione della replica di Lucia di Lammermoor, sperimenterà un servizio innovativo di grandissima valenza sociale: l’autodescrizione dell’opera lirica.

Un gruppo di circa venti persone non vedenti potrà seguire, grazie ad una voce narrante che scorrerà in cuffia, lo spettacolo, attraverso una puntuale descrizione della trama, ma soprattutto delle scene e dei movimenti dei personaggi.

Il servizio è frutto di una collaborazione tra la Fondazione Politeama e l’Unione Italiana Ciechi di Catanzaro, presieduto da Luciana Lo Prete, con l’ausilio tecnico della “Isiviù” di Messina.

Il presidente della Fondazione, Rosario Olivo, l’assessore alle politiche sociali Nicola Ventura e la direzione del Politeama hanno sottolineato lo straordinario valore dell’iniziativa che consente, di fatto, la fruizione dell’opera lirica ad una fascia di cittadini finora esclusa da tale possibilità.

L’audiodescrizione è un servizio creato per le persone non vedenti che consiste nell’inserire un commento all’interno della trama di un’opera lirica, teatrale o cinematografica. Una voce narrante spiega le scene, i costumi, i personaggi, i colori, i movimenti e tutto ciò che può rendere maggiormente comprensibile l’evento culturale. Viene realizzato un copione che sarà affiancato alla trama originale dello spettacolo. Il commento audio arriva in cuffia tramite un sistema di trasmissione senza fili. 

Il lettore  che si occupa di  eseguire l’audiodescrizione di solito è un attore con buona dizione, voce neutra, priva di inflessioni dialettali. Viene formata  precedentemente e informata sull’utilizzo della tecnica, sul contenuto del testo e delle informazioni che saranno comunicate alla persona non vedente,  e sugli obiettivi da perseguire.L’audiodescrizione fornisce una soluzione tecnologica e di accessibilità non solo ai ciechi ma anche a chi ha problemi di vista o ha inabilità fisiche nell’ interagire con la stampa (dislessia) e i mezzi visivi. Progetti quali Il libro parlato e il cinema senza barriere, si diffondono sempre di più.

Il progetto dell’audiodescrizione ha un risvolto anche sociale, oltre che culturale.

Questo aspetto consiste nel coinvolgere un target di persone che normalmente restano escluse dalla fruizione di eventi culturali, i quali sono pensati esclusivamente per un pubblico normodotato e non forniscono quegli strumenti indispensabili per renderli accessibili a tutti.
L’accessibilità equivale a pari opportunità. Pari opportunità equivale a integrazione, scambio di opinioni, comunicazione, svago, normalizzazione della persona non vedente all’interno di un contesto sociale e culturale. La possibilità di avere uno strumento che incoraggi la persona non vedente verso l’esterno, rendendogli il diritto di dare un contributo con il proprio pensiero, la propria opinione, sviluppando un senso critico, attraverso il coinvolgimento in pieno in un progetto di intrattenimento.

Autore

Salvatore Ferragina

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