All’incipiente guerra dei manifesti elettorali eravamo preparati. Faccioni sorridenti che promettono che con loro la Calabria cambierà volto. Difficile da credere visto che i volti sono sempre gli stessi, al più potrebbe cambiare il simbolo a cui quel volto è associato. Ma tant’è, questo atterrà la scelta degli elettori. Ciò a cui non eravamo preparati era che, in questa campagna elettorale, nella nostra città, soprattutto in alcuni quartieri, come quelli più a sud ( o meglio quei quartieri cerniera tra il centro città e il quartiere marinaro) che sono zone franche (una sorta di piccole repubbliche indipendenti dove si parcheggia in mezzo alla strada con evidente pericolo per i cittadini, dove non esiste un vigile urbano, dove le costruzioni abusive superano quelle regolari e dove immobili fatiscenti rischiano di cadere a pezzi e ferire qualcuno) qual cuno ci dovesse dire anche per chi vota, palesando la propria preferenza tramite gigantografie di se stessi abbracciati all’eventuale candidato. Come dire, una campagna elettorale per conto terzi che, oltre a essere palesemente in contrasto con le regole delle affissioni in tempo di campagna elettorale offende il decoro urbano, quello tanto sbandierato da associazioni o alcune parti politiche che forse nella fretta di raggiungere i loro luoghi di residenza a sud della città fanno altre strade e non si accorgono di quanto avviene in zone che pur sempre fanno parte del capoluogo. Ma l’appello prima che ai solerti sodalizi, va ovviamente alle istituzioni. A tutta quella schiera di vigili urbani che riesce niente po’ po’ di meno che agguantare un pericoloso cane randagio accreditandosi pagine intere di giornali , che ha giurato lotta all’abusivismo (commerciale, del traffico, edilizio e quant’altro) ma poi diventa volutamente cieca difronte ai piccoli abusi quotidiani che, vorrei sottolinearlo, sono focolai di illegalità al pari degli altri.
Non so quanti giornali, pur essendo la mia lettera firmata, la pubblicheranno, io ho fiducia ancora nei sistemi della democrazia di diritto, sperando che questa diventi anche un fatto.
Sig.Piero Aiello
Sig.Piero Aiello