Da circa un mese va avanti l’occupazione della nostra sede aziendale, Phonemedia di Catanzaro, venutasi a determinare dopo un percorso di mobilitazioni avviato nello scorso settembre, al fine di ottenere gli stipendi arretrati ed avere chiarezza sul nostro futuro lavorativo.
Siamo circa 2 mila dipendenti solo nella nostra città (ben 7mila in tutta Italia) costretti a vivere in situazioni drammatiche.Stiamo quindi conducendo una lotta seria e determinata per difendere il nostro posto di lavoro, i nostri diritti, la nostra dignità.
Con la presente, vogliamo informarla del rischio che intravediamo nella proposta avanzata,la scorsa settimana, dai vertici aziendali che consiste nell’ avviare tavoli regionali per la concessione di ammortizzatori sociali straordinari per noi dipendenti.
Ora, la domanda che ci poniamo e che poniamo anche a lei è come possa essere considerato credibile e leale un interlocutore che dopo tanti mesi di assoluto silenzio, si faccia vivo solo dopo la presentazione dell’istanza di insolvenza presentata presso il tribunale di Novara.
Ci chiediamo come sia possibile che solo adesso questi signori si accorgano che ci siano migliaia di persone in serissime difficoltà, quando fino a poco tempo fa ignoravano completamente la tragica situazione di donne e uomini lasciati soli,da mesi senza retribuzione, senza prospettive certe per il futuro.
Ci chiediamo quale sia lo scopo che li spinge, solamente adesso, a voler concedere gli ammortizzatori sociali, quando sono già in programma date istituzionali ben precise per avviare il gruppo al commissariamento.
E’ fin troppo evidente che la richiesta avanzata dai vertici aziendali nel suddetto modo ed in questo preciso momento sia strumentale, finalizzata cioè ad ostacolare il commissariamento dell’azienda.
Chiediamo pertanto che i tavoli istituzionali previsti portino ai risultati per cui fin’ora, con fatica e tenacia, abbiamo lottato e resistito, e che vengano considerati e rivalutati i diritti di tutti i lavoratori come centrale argomento della discussione.
I LAVORATORI PHONEMEDIA DI CATANZARO