La voglia di risollevare una stagione iniziata malissimo, sarà questo probabilmente il pensiero della Cavese nel match del Ceravolo.
Fanalino di coda del girone C con 5 punti raccolti in 10 gare, orfani del tecnico Giacomo Modica, dimissionario dopo la manita inflitta dalla Ternana, ora i metelliani proveranno ad invertire la rotta guidati dal nuovo tecnico Vincenzo Maiuri. Sarà un duro esordio per il tecnico milanese, visto lo stato di forma degli uomini di Calabro nell’ultimo periodo.
Oltre alle difficoltà della sfida, anche il Covid sta complicando il percorso dei campani: sono ben sei i positivi all’interno della rosa, di cui uno emerso durante l’ultimo giro di tamponi prima di partire alla volta della Calabria.
Il cambio di gestione tecnica dovrà smuovere qualcosa nello spogliatoio della Cavese. Mister Maiuri ne ha parlato nella conferenza della vigilia: «Mi aspetto di partire da un’atteggiamento propositivo. Voglio un grande spirito d’appartenenza da parte della squadra, è un punto importante dal quale partire, poi è chiaro che abbiamo fatto un certo lavoro a livello tattico per capire cosa mettere in campo domani. In ogni lavoro bisogna mettere sempre tanto impegno e credere in ciò che si fa, mettere professionalità e voglia di lottare su ogni pallone come se potesse togliere o aggiungere felicità a ognuno di noi».
Prosegue il tecnico: «Siamo una squadra giovane, mentalmente forse serve un supporto in termini di autostima ma i primi a lavorarci su devono essere i calciatori. In maniera semplice ho cercato di far capire ai ragazzi che possiamo risollevarci, lo dobbiamo a noi stessi, alla società che ci paga e a tutti i tifosi della Cavese. Proviamo a lavorare tutti insieme con volontà, poi passo dopo passo metteremo a posto tutte le altre situazioni. Confido sulla voglia di riscatto dei ragazzi».
Sul Catanzaro: «Giallorossi costruiti per competere alla vittoria del campionato, io e Calabro ci siamo già affrontati quando io allenavo il Brindisi e lui il Casarano. Dal canto nostro abbiamo bene in testa l’obiettivo e cercheremo di far punti. Dobbiamo partire dal concetto che sia in casa che fuori, indipendentemente dall’avversario, dovremo dare il massimo per conquistare la vittoria poi molto dipenderà dal nostro modo d’interpretare le partite».
L’ANALISI TECNICO TATTICA
È sempre difficile pronosticare, da una partita all’altra, quale cambio di paradigma voglia imporre un allenatore subentrante. Maiuri però qualche indizio lo ha disseminato in conferenza stampa: «Modulo? Lavoreremo sul 4-3-3 , la squadra è stata costruita per questo sistema ma non ci fossilizziamo perchè dobbiamo rendere partecipi quanti più calciatori possibili, in ogni caso siamo pronti ad apporre dei correttivi qualora fossero necessari».
Insomma, il mercato estivo e la gestione precedente dovrebbero influenzare, almeno nelle prime uscite, la Cavese di Maiuri. Modica – abbiamo imparato a conoscerlo con la Vibonese – è un allenatore dall’identità tattica piuttosto definita, ecco perché al momento il 4-3-3 di partenza sembra invariabile anche per il nuovo tecnico.
Se le caratteristiche dei giocatori spingono verso una determinata disposizione in campo, di certo diverso potrà essere l’atteggiamento. Il calcio di Modica è noto per la vocazione offensiva e per il lavoro sulle catene laterali composte da terzino, mezzala ed esterno. Quello di Maiuri potrebbe essere un po’ più accorto, visto che la Cavese, con diciannove gol subiti e una media di quasi due reti contro a partita, è la peggior difesa del campionato.
Una condotta più prudente potrebbe aiutare la linea difensiva, che di certo non spicca per velocità, con Ciro De Franco a guidare il reparto. Il Catanzaro ha difficoltà ad attaccare difese schierate e probabilmente per gran parte dell’incontro la Cavese si sistemerà con un 4-5-1 dal blocco medio-basso, in grado di fare densità nel corridoio centrale del campo. Il baricentro basso, peraltro, potrebbe favorire le caratteristiche di alcuni attaccanti campani. Detto di Russotto, che non avrà più venticinque anni ma può garantire un certo numero di scatti a partita, gli attacchi in campo lungo potrebbero essere invitanti per il giovane Giuseppe Montaperto, probabilmente titolare sulla fascia destra vista l’assenza di De Rosa.
Tra i convocati è rientrato poi un altro ex della gara, Domenico Germinale. «Un calciatore che sposa la causa fino alla fine, un lottatore, un giocatore fondamentale che ha quell’esperienza utile a compensare l’età media bassa della rosa», ha detto di lui Maiuri. Oltre alla maggior dimestichezza col campionato, l’ex punta dell’Albinoleffe potrebbe essere utile per impostare una partita più sporca: Germinale avrebbe il compito di ripulire palloni e favorire la risalita della squadra. Vedremo se sarà lui oppure il più tecnico Yuri Senesi ad occupare lo slot di centravanti.
Samuele Cardamone e Emanuele Mongiardo