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I dubbi espressi dal parlamentare europeo Luigi De Magistris sull’autenticità dell’aggressione consumatasi ai danni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è un chiaro esempio di distorsione della realtà”. Così Vincenzo Speziali, senatore del Popolo della libertà e segretario della Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, analizza l’ipotesi ‘farlocca’, avanzata dall’ex pm di Catanzaro, sull’assalto subito dal Premier a Milano.
“Ciò che più preoccupa – aggiunge Speziali – è il continuo innalzamento dei toni ad opera del partito ‘dipietrista’ che spesso sfocia in veri e propri deliri di immaginazione. Per questo ho sottoscritto, insieme ad altri colleghi parlamentari della Calabria, una interrogazione presentata dal senatore Giuseppe Valentino, per conoscere se l’On. De Magistris abbia ottemperato al proposito di riferire i propri sospetti al magistrato cui sono affidate le indagini relative al suddetto attentato. Non si può tirare una pietra, anzi un macigno, e poi nascondere la mano come se niente fosse. Il tempo delle accuse preventive è finito.
Dispiace che alcune forze di opposizione invece di impegnarsi nella realizzazione di un progetto d’azione compatibile con il principio di alternanza politica, preferiscano intraprendere la via dello scontro diretto e della demonizzazione dell’avversario, non particolarmente consona ad una matura società democratica.
L’auspicio – conclude – è che i protagonisti di questa politica ‘urlata’, povera di contenuti ma ricca di sospetti e trame oscure, decidano, una volta per tutte, di contribuire alla costruzione di una dialettica pubblica pacata, trasparente, rispettosa della volontà di partecipazione dei cittadini e dei loro diritti”.
Sen. Vincenzo Speziali (Pdl)