Il Rompicalcio

Corsa a ostacoli tra vecchi fantasmi

I ragazzi di Auteri chiamati a riprendere la marcia verso la promozione tra ricapitalizzazione societaria e deferimento in arrivo
Archiviata la penultima sosta del campionato e rimpolpato l’organico con il calciomercato di gennaio, il Catanzaro è pronto a giocarsi tutto in queste ultime 12 giornate di campionato. Con entusiasmo. La pausa natalizia e la cessione di Caputo non hanno intaccato la qualità del gioco e i risultati dei giallorossi che vincono e divertono. E, intanto, hanno incamerato altri 10 punti nella quaterna di partite disputate (tre in casa), steccando solo la gara di Barcellona e guadagnando 3 punti sulla Juve Stabia e 5 sulla Cisco Roma.

I VOLTI NUOVI – Il mercato sembra avere colmato l’unica lacuna evidente nell’organico giallorosso. Mezzo difensore mezzo centrocampista, l’alpino Christian Berger dovrebbe essere il tassello mancante del puzzle di Auteri, in grado di offrire a sinistra la stessa spinta garantita a destra da Di Cuonzo. La freschezza e la qualità di Donati consentiranno al tecnico siciliano di far rifiatare la coppia di mediani Bruno-Corapi, affaticata ma sempre decisiva. Manca forse un rinforzo in attacco, in grado di cambiare l’inerzia di una partita in caso di necessità. I piedi buoni di Orosz sembrano più adatti a garantire un migliore possesso palla che non a scardinare le difese avversarie. Ma è presto per dare giudizi.

CAMPAGNA CAMPANA – Il rientro dopo la sosta, stavolta, non sarà semplice. Intanto perché la vista sullo striscione del traguardo può causare vertigini. Ma soprattutto perché si riparte da due trasferte non proprio morbide in terra campana. Due trasferte diametralmente opposte ma ugualmente complicate. Sul neutro di Torre del Greco, l’ambiente sarà ovattato. Il Vico Equense, squadra con minor seguito di pubblico del girone, andrà a caccia di punti salvezza, dopo aver fatto tremare il Catanzaro nella gara d’andata. Il terreno sintetico permetterà ai  ragazzi di Auteri di “acclimatarsi” in vista dello scontro al vertice del 21 febbraio a Castellammare. Dove ovviamente farà molto più caldo.

MAL DI TRASFERTA – L’unico piccolo difetto imputabile allo splendido campionato del Catanzaro è la scarsa vena in trasferta nell’ultimo periodo che ha consentito alle rivali di restare attaccate. I giallorossi non vincono fuori casa dal clamoroso successo di Gela. In tre partite hanno incassato un solo punto a Barcellona, perdendo a Brindisi e a Roma. Un piccolo campanello d’allarme in vista della doppia gita campana, proprio in coincidenza di due turni casalinghi per la Juve Stabia. Sarà fondamentale limitare i danni per mantenere il primato. Ma ormai questo Catanzaro è consapevole della propria forza. E con un successo a Castellammare scriverebbe, forse, la parola fine sul campionato.

DEFERIMENTI MON AMOUR – Nel frattempo i soliti vecchi fantasmi di tanto in tanto fanno capolino. In un’intervista il DG Pitino ammette il mancato pagamento, entro fine gennaio, di alcuni contributi. In pratica anticipa l’arrivo dell’ennesimo deferimento post-Lodo ai danni del Catanzaro. Apprezzabile il candore con cui la società lo annuncia (viste le imbarazzanti menzogne delle ultime gestioni), discutibile il tentativo di normalizzazione della vicenda. Il ritardato pagamento (sempre che avvenga) dovrebbe portare soltanto a una forte ammenda, nonostante le normative federali prevedano la possibilità di penalizzazioni in classifica. La prassi consolidata degli ultimi tempi, infatti, privilegia in questa fase della stagione il principio del non-stravolgimento delle classifiche sul principio dell’inflessibilità delle scadenze. Che domina, invece, nella prima parte del campionato quando eventuali penalizzazioni sono ancora recuperabili.

SOLDI, SOLDI, SOLDI – Trasparente è anche la carenza di liquidità, proprio in vista della necessaria ricapitalizzazione e dell’appuntamento dal notaio del 23 febbraio. Un appuntamento forse più importante della partita di Castellammare. In cui molti nodi potrebbero venire al pettine. Aiello dovrà fare uno scatto in avanti per mettere a tacere tutte le voci e garantire un futuro a questa società. Il tempo degli alibi, dei giochini e dei sotterfugi è finito. Per tutti. Ora c’è da vincere un campionato e programmare il futuro. Chi ha soldi da investire rimanga e cerchi di coinvolgere altri imprenditori nel progetto. Chi non ha più le forze colga l’occasione per salutare la compagnia e fare un passo indietro. Come la logica di una SpA impone. Tornare a scrivere di calcio, cantare le gesta di questo Catanzaro auteriano o esserne semplicemente tifosi non dovrebbe essere un peso. È un onore, mica un ripiego. E questo Catanzaro, adesso, ha bisogno dei suoi tifosi. Per vincere e sopravvivere.

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Redazione

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