Ieri, lunedi 8 febbraio 2010, è stato notificato dalla DIGOS un “verbale di accertamento di violazione amministrativa” a tre ragazzi del collettivo Riscossa, che da più di due mesi appoggiano in tutto e per tutto la nostra protesta. Ai nostri amici viene contestata la partecipazione alla manifestazione del 20 gennaio, indetta e portata avanti da noi lavoratori per provare a smuovere le istituzioni locali. In particolare vengono accusati di essere stati presenti al blocco del viadotto Bisantis, e devono pagare una multa che và da € 2.852,00 a € 10.329,00. La cifra esatta verrà decisa dal prefetto prossimamente.
La manifestazione e i blocchi hanno visto la partecipazione attiva di qualche centinaio di lavoratori: troviamo assurdo e ingiusto che a pagare le conseguenze siano soltanto loro. Queste sanzioni potrebbero infatti mettere in serie difficoltà economiche i nostri amici e le loro famiglie. E’ palese quindi la volontà di intimidire e disgregare la solidarietà che finora abbiamo ricevuto dal collettivo Riscossa.
E ancora, è assurdo e ridicolo che le autorità impieghino tempo, mezzi e risorse per sanzionare le proteste mentre chi ha provocato questa situazione, mandando in rovina 7000 famiglie, può stare tranquillo e sereno facendosi addirittura beffa delle richieste di noi lavoratori e delle stesse istituzioni. Anche per questo non siamo comunque intenzionati a mettere in discussione i rapporti di amicizia e collaborazione che si sono istaurati fra noi lavoratori e questi ragazzi.
Chiediamo dunque al prefetto e alle autorità competenti un atto di ragionevolezza e comprensione affinchè le sanzioni vengano immediatamente revocate.
Chiediamo inoltre alle Organizzazioni Sindacali, a tutti i lavoratori del gruppo Phonemedia, alla società civile e a tutti i cittadini e i lavoratori sensibili di dimostrare la loro solidarietà verso chi viene sanzionato ingiustamente solo perché ha dimostrato vicinanza e aiuto per noi lavoratori.
CATANZARO, 9 FEBBRAIO 2010
I LAVORATORI E LE LAVORATRICI PHONEMEDIA DI CATANZARO