E’ stato “Io. Indifesi”, il cortometraggio del catanzarese Alessandro Grande, ad aprire la sesta edizione del Reggio Calabria Film Fest. Il corto-spot ha coinvolto totalmente gli spettatori del cinema Odeon; le azioni, i pensieri e le immagini forti del dramma di un figlio costretto sulla sedia a rotelle e di un padre esasperato hanno fatto da vetrina alla kermesse organizzata dalla Minerva Pictures nella punta dello Stivale. Per Grande una doppia soddisfazione: quella di aver “battezzato” un festival di grande rilevanza mediatica e culturale, e quella di aver strappato applausi e consensi dal pubblico e dalla critica.
Entusiasta il direttore artistico del festival Gianluca Curti, nonché presidente della Minerva Pictures, casa di produzione e distribuzione cinematografica tra le più importanti in Italia. Curti ha pubblicamente elogiato Grande per le sue doti tecniche e la straordinaria sensibilità che lo spinge sempre a trattare storie importanti e mai banali.
«C’è bisogno di parlare di questo spaccato sociale che purtroppo esiste e non può essere ignorato – ha sottolineato Alessandro Grande –. Storie come quella che ho deciso di raccontare sono frequenti in Italia e in tutto il mondo. E non si può nasconderle. Anzi, bisogna parlarne, parlarne e ancora parlarne. Padre e figlio sono entrambi vittime. E’ lo spettatore a doversi imbarcare sulla giusta rotta e trarre un senso positivo dal mio cortometraggio».