Termina l’avventura del Catanzaro in questa stagione e proprio come nella scorsa finisce ai playoff. Il nono spareggio promozione della storia giallorossa evidenzia – a livello di numeri – le statistiche di una squadra che, passano società, allenatori, giocatori, ma non sa vincere. Rimangono 4 i successi ottenuti in 23 partite di playoff, mentre salgono da 9 a 11 i pareggi. Se il segno X con il Teramo era servito, quello di Potenza – ottenuto allo scadere – manda a casa gli uomini di mister Auteri. Poco, troppo poco per una squadra che andava al “Viviani” con l’unico obiettivo di vincere. Di fronte, tra l’altro, c’era la miglior difesa interna del campionato con soli 7 gol subiti, di cui 3 gentile cortesia della Reggina in una sola gara. Alla fine Urso ha semplicemente fatto ciò che il Catanzaro non ha mai tentato: tirare, invece di “ricami” inutili e con un possesso palla fine a se stesso.
LE STATISTICHE
Stando ai numeri se la gara fosse finita 0-0 ci sarebbe stato poco da obiettare. Il Potenza forte dei risultati su tre a disposizione ha tirato solo 3 volte e tutte nel primo tempo: colpo di testa su punizione al 2’, il gol di Murano (bel gesto tecnico dell’attaccante, ma erano proprio necessari il “colpo dello scorpione di Martinelli o il tentativo di rovesciata di Corapi? E, soprattutto, Bleve dov’era?”); infine il tentativo a fine primo tempo del possibile 2-0. Fine. Questa la partita di una squadra che, giustamente, ha fatto la sua partita e giocato, successivamente, su quella rete.
Ci si aspetta un Catanzaro che si gioca il tutto per tutto ed invece le statistiche recitano cinque tiri totali. Il primo è di Di Piazza che da solo davanti a Ioime, decide di farsi rimontare, defilarsi e tirare debolmente. La gran palla del pari capita a Kanoute che con un diagonale mancino manda a lato sfiorando il palo e nell’occasione bravo Di Piazza a mandare in porta l’attaccante. Nel primo tempo, a voler essere buoni, ci sarebbe un tentativo di De Risio deviato in corner dalla difesa. Nella ripresa, in 45 minuti più recupero, il solo tiro di Bianchimano che, da buonissima posizione, spara alto. Poi il gol di Urso. Poco, troppo poco.
Il numero dei cross è di 2-7 per il Catanzaro. I padroni di casa ne hanno effettuato uno per lato, mentre per i giallorossi si contano 3 traversoni dalla destra (di cui uno rasoterra di Carlini nel secondo tempo) e 4 dalla sinistra.
Il Potenza ha giocato sullo spezzettare il gioco e lo dimostrano le 24 punizioni battute, contro le 15 del Catanzaro.
Le aquile hanno battuto 7 corner contro un tiro dalla bandierina soltanto del Potenza.
2-5 il conto dei gialli con un fuorigioco a testa. Nessun calcio di rigore e nessun rosso.