Circa quattromila i cittadini “investiti” dalle cartelle pazze I.C.I. riguardanti le aree edificabili.
L’Ufficio Tributi di Catanzaro, Corso Mazzini n.188, preso d’assalto dalle innumerevoli richieste di rettifica o annullamento dell’atto in questione. Questo è quello che accade per chi non lo sapesse. Negli ultimi giorni dell’anno solare 2009 l’attività dei Dirigenti Comunali di Catanzaro si è resa frenetica, quasi incessante. Numerosi i cittadini che a cavallo della “Befana” hanno trovato nella calza la notifica di un atto amministrativo inerente la sanzione dovuta per l’omissione del pagamento dell’imposta, obbligatoria per i suoli con caratteristiche edificatorie, sugli immobili dell’anno 2004. Nulla ci sarebbe da eccepire se le stesse cartelle contenessero dati veritieri, ma cosi non è. Diverse le lamentele dovute alla sanzione per aree espropriate, particelle errate, calcoli casuali o poco comprensibili e dati nella maggior parte dei casi fuori dalla comprensione di molti cittadini. Se è vero che in tali comunicazioni spesso non vi è criterio sorge un dubbio umanamente comprensibile: tale azione è dovuta, forse, al tentativo di rifocillamento delle casse comunali? Perché vista la casualità, la disorganizzazione e la mancanza di dati reali questa potrebbe sembrare l’unica domanda proponibile, ci risulta di fatti alquanto complesso pensare che i file di qualche p.c. siano impazziti auto-creando atti amministrativi. Vorremmo capire quale team di esperti ha operato, con quali mezzi e soprattutto con quali criteri.
Rivolgiamo un forte appello al Dirigente dei Servizi Finanziari affinché si attivi nel tentativo di porre rimedio alla situazione, sospendendo o annullando in maniera precauzionale tali provvedimenti onde evitare disagi alla cittadinanza. Proponiamo in una fase successiva una nuova analisi di tali cartelle, magari attraverso la relativa convocazione degli interessati.
Carmine Gallippi
Commissario cittadino MPA