113 giorni dopo, da una biancorossa all’altra, il Catanzaro tornerà a scendere in campo. L’11 marzo i giallorossi disputarono la loro ultima partita prima dello stop forzato causa Coronavirus. In quell’incontro le aquile fermarono il Bari sull’1-1 interrompendo una striscia di tre sconfitte consecutive grazie al sesto gol in campionato di Kanoute che non segnava dal 27 ottobre. Il 30 giugno, l’US affronterà il Teramo nella primo turno dei playoff con a disposizione due risultati su tre per il miglior piazzamento. Lo scenario sarà lo stesso rispetto a quel pari con i galletti, ovvero un “Ceravolo” desolatamente a porte chiuse e senza la spinta di un pubblico che sarebbe accorso in massa per sostenere i giallorossi.
I NUMERI
Anche se si giocherà a porte chiuse ed il fattore campo non avrà sicuramente quel rilievo rispetto ad una gara normale cerchiamo di capire il percorso di Catanzaro e Teramo prima dello stop, tenendo presente che non si gioca da quasi quattro mesi.
I giallorossi, settimi in classifica con 43 punti, hanno vinto 12 partite, pareggiate 7 e perse ben 11 con 41 gol fatti e 36 subiti.
L’US nelle 16 gare giocate internamente ha conquistato 30 punti frutto di 9 successi, 3 segni X e 4 gare perse con 28 reti all’attivo e 16 al passivo. L’ultima vittoria al “Ceravolo” risale al 4-0 rifilato alla Viterbese il 2 febbraio, poi due pareggi con Casertana e Bari (entrambe le volte a inseguire), intervallate dalla sconfitta nel derby con la Reggina per 0-1.
Il Teramo ha ottenuto 2 punti in meno delle aquile. 11 successi, 8 pareggi e 11 sconfitte per i biancorossi che hanno realizzato 21 reti, subendone 31. Meno di un gol a partita, quindi, per gli abruzzesi. La società, delusa dall’andamento, ha esonerato mister Tedino per far arrivare Di Mascio. La situazione non è cambiata di molto con il nuovo tecnico che dopo aver vinto a Rieti 0-2, ha perso in casa contro Potenza e Virtus Francavilla per 0-1 e pareggiato senza reti a Pagani.
Lontano dalle mura amiche i biancorossi hanno giocato 14 gare conquistando 13 punti a fronte di 3 successi, 4 segni X e 7 sconfitte con 9 gol all’attivo e 15 al passivo.
I PRECEDENTI
Le due compagini si sono affrontate in passato per dieci volte. Bilancio totalmente a favore dei giallorossi che hanno vinto i cinque incontri disputati al “Ceravolo”; mentre sono quattro i pareggi giunti in casa del Teramo; in Abruzzo l’unico successo dei biancorossi, il 22 gennaio di questa stagione con l’1-0 siglato Bombagi. Nel complesso è di 13-5 il bilancio di reti segnate in favore dell’US; in Calabria è addirittura di 10-1 con l’unica rete del Teramo che, in realtà, è un’autorete di Celiento nel corso dell’andata in questo campionato. Quell’incontro, alla prima di campionato, lo vinsero i giallorossi per 2-1 davanti a 7200 spettatori con le reti di Nicastro e Kanoute su rigore.
Ma Catanzaro-Teramo è soprattutto la partita del 9 maggio 2004. Una gara che non può che evocare ricordi da brividi per i tifosi di fede catanzarese. Era la penultima giornata di Serie C1 Girone B. Di fronte a ventimila spettatori che all’unisono cantano “Serie B Serie B” e di B giganti che tappezzavano il “Ceravolo”, il Catanzaro vinse 2-0 con reti di Ferrigno all’8 (in realtà sarebbe autogol di Paoloni con la sfera che gli sbatte in faccia dopo aver toccato la traversa) e Ascoli al 65’ con l’US ridotto in dieci per una ingenua espulsione di Morello. La settimana dopo il 2-1 inflitto al Chieti sul neutro di Ascoli valse la conquista della promozione in cadetteria.
Il primo incontro che invece si disputò fra le giallorossi e biancorossi risale al “Ceravolo” risale all’8 marzo 1987 e lo decise Cozzella in una Serie C1 vinta proprio dalle aquile. Al 3-0 del 18 febbraio 1996 con gol di De Luca, Galeano e Campo fece seguito il 2-0 del 16 febbraio dell’anno successivo firmato Libro al 14’ e Picasso al 67’ entrambi giocati nel purgatorio della C2.
CURIOSITA’
Al terzo incontro stagionale fra le due compagini ci sarà uno scontro inedito in panchina. Nella gara d’andata i giallorossi erano guidati da Auteri, mentre il Teramo da Tedino; al ritorno c’era ancora Tedino ma non il tecnico di Floridia che era stato sostituito da Grassadonia. Proprio l’1-0 dei biancorossi valse l’esonero del mister dei giallorossi con il ritorno di Auteri che non ritroverà Tedino ma Di Mascio.