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NAPOLI PROTAGONISTA DELLA PROSA AL POLITEAMA

SI PARTE CON L’ORO DI NAPOLI CON PROTAGONISTA LUISA RANIERI, DIVENUTA CELEBRE CON LA FICTION “CALLAS” E ROCKPOLITIK DI CELENTANO

Napoli protagonista dei due attesi spettacoli di prosa proposti dal Politeama a cavallo tra gennaio e febbraio: si parte il 26 e il 27 gennaio con “L’oro di Napoli” con Gianfelice Imparato e Luisa Ranieri e si prosegue il 3 e il 4 febbraio con “I casi sono due” con l’impareggiabile Carlo Giuffrè.

“L’Oro di Napoli”, dai racconti di Giuseppe Marotta, con l’adattamento di Armando Pugliese e Gianfelice Imparato, è “una dichiarazione d’amore per Napoli, città splendida e miserabile, amorosa e spietata, e per i suoi abitanti, disperati, poveri, ricchi di fantasia, magnifici, capaci di inventarsi la vita giorno per giorno…”.
Ed è proprio questo il senso della commedia che dal libro di Marotta estrae il segno del comico e dell’allegria, pesando meno sul dato triste e melanconico.
Sono sei gli episodi veicolanti e tratti dall’omonimo libro: “Trent’anni, diconsi trenta”, “Gente nel vicolo”, “La gente di Napoli”, “I giocatori”, “Personaggi in busta chiusa”, “Don Ersilio Miccio vendeva saggezza”, tutto armonicamente tradotto e traslato in teatro da Armando Pugliese e Gianfelice Imparato, con le musiche di Nicola Piovani, le scene di Andrea Taddei, i costumi di Silvia Polidori, le luci di Valerio Tiberi e la regia di Armando Pugliese.
Una menzione particolare va alla scenografia, oltre che romantica e pittoresca, è stata strutturata in maniera eccellente, e tutti i cambi di scena si sono realizzati secondo dinamiche sublimi, ineccepibili perché perfettamente rispondenti ad esigenze combinate di praticità ed eleganza.
Afferma lo scenografo Andrea Taddei nelle note presenti sul libretto di sala: “Il fantasma di questa Napoli appare sul palcoscenico sotto forma di telette e velarini, come un teatrino della tradizione con le quinte di tela pittata e gli elementi sospesi alle corde. Questa è una Napoli di carta poggiata sulle tavole di un teatro, com’è nella sua vocazione, e sopra, quindi, nel buio della soffitta, immagino due mani, enormi, a muovere fili delle figure tragiche e farsesche che nella luce di quello spazio si muovono brillando come l’oro di questa città”.
Molto bene gli interpreti nella loro personificazione di una città che resiste a tutto e non si arrende, che si rinnova di momento in momento e s’ingegnerà in strategie nuove per uscire da questo buco nero cui, per ora, si è incanalata.
Il cast comprende Gianfelice Imparato, Luisa Ranieri, Gianni Cannavacciuolo, Antonella Cioli, Giuseppe De Rosa, Loredana Giordano, Renato Giordano, Antonio Milo, Lello Radice, Giovanni Rienzo, Luigi e Davide Santoro, Valerio Santoro.
Molta attesa per Luisa Ranieri, una delle attrici italiane emergenti, interprete dell’ultimo film di Pupi Avati “Gli amici del bari Margherita”, ma che tutti ricordano anche come Maria Callas nell’omonima fiction e al fianco di Adriano Celentano nello show televisivo Rockpolitik.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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