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Una settimana all’inizio dei playoff

Il Catanzaro conoscerà il proprio avversario a soli tre giorni dall’esordio

Una settimana. Sette giorni e, finalmente, il Catanzaro tornerà a giocare. 113 giorni (non più 114 con l’anticipo dei playoff al 30 giugno) dopo quell’1-1 interno con il Bari, i giallorossi scenderanno nuovamente in campo, con uno scenario identico a quello contro i pugliesi, ovvero un “Ceravolo” a porte chiuse.

Se è vero che Catanzaro può vantare una piazza calda ed il pubblico giallorosso può definirsi il dodicesimo uomo in campo, in ben otto dei nove playoff disputati, l’eliminazione è avvenuta proprio al “Ceravolo”. Di quegli otto spareggi promozione, bisognerebbe, forse, escluderne uno, ossia quello con la Cisco Roma. Quel “particolare” 4-0 del “Flaminio” non era facilmente recuperabile.

Le aquile cominceranno il loro nono playoff nella storia contro una squadra tra Teramo ed Avellino. Se il 27 giugno ad alzare la Coppa Italia Serie C sarà la Ternana, sarà gli irpini a fare visita all’US; se invece sarà la Juventus U23 a vincere la competizione, Corapi e compagni se la vedranno con il Teramo.

La certezza riguarda la possibilità di passare il turno al 90’ con due risultati a disposizione su tre. Sia i biancorossi che i campani sono stati sconfitti al “Ceravolo”.

Quando si pensa Teramo, il ricordo va a quel 9 maggio 2004 quando Ferrigno ed Ascoli stesero gli abruzzesi in un “Ceravolo” in festa. Sette giorni dopo quella squadra ottenne la promozione in Serie B. All’esordio, invece, in questo torneo gli uomini di Auteri vinsero 2-1 disputando uno dei migliori primi tempi visti sin qui con le reti di Nicastro e Kanoute su calcio di rigore. Poi, nella ripresa, prima Di Gennaro parò un rigore di Bombagi, poi Celiento riaprì il match con un autogol, ma il Catanzaro riuscì a portare a casa i primi, meritati, 3 punti del campionato.

Discorso diverso con l’Avellino di Capuano sconfitto 3-1, ma dalle aquile di Grassadonia. Aprì le marcature Favalli al 23’, autore della sua prima ed unica rete con i giallorossi; raddoppiò quattro minuti più tardi Nicastro con un perentorio colpo di testa; a fine primo tempo la difesa del Catanzaro regalò il gol a Di Paolantonio. Ad un quarto d’ora dalla fine rete di Kanoute.

Nella videoconferenza stampa di ieri, capitan Corapi ha espresso il suo giudizio. Il Teramo è una squadra forte con un organico di qualità. Tra l’altro la sconfitta per 1-0 del ritorno costò la panchina proprio a Grassadonia. L’Avellino è invece una compagina insidiosa, da non sottovalutare.  Mister Capuano può infondere le giuste motivazioni ai suoi.

Corapi è il secondo miglior marcatore del Catanzaro ai playoff con due reti, realizzate entrambe nello sciagurato doppio incontro contro la Cisco, nel match del ritorno al “Ceravolo”. Il miglior marcatore è Antonio Montella con tre gol.

L’altra certezza – non propriamente positiva – sta nel fatto che le aquile conosceranno con precisione il proprio avversario solo sabato, ovvero a tre giorni dall’esordio.

Il Catanzaro, che sta lavorando per farsi trovare pronto, se vorrà salire in Serie B, dovrà compiere “un percorso netto”, come ha affermato Corapi. Non potranno essere commessi errori di concentrazione anche per i giallorossi dovrebbero avere, dai turni successivi, l’obbligo di vincere entro il 90’. Il capitano, che ha vinto gli spareggi promozione con il Trapani nella scorsa stagione, ha selezionato quello che secondo lui sarà l’ingrediente principale per andare avanti, ovvero il lato fisico ed il Catanzaro, secondo la sua opinione, non è stato molto continuo sotto questo aspetto.

Il momento delle parole sta – fortunatamente – per finire. Fra una settimana la parola andrà all’unico vero giudice supremo di questo sport: il terreno di gioco.

Autore

Ferdinando Capicotto

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