È sicuramente uno dei volti più noti nel panorama della Serie C. Apprezzata per talento e competenze indiscutibili ed una professionalità indiscutibile, oltre ad essere la classica bellezza mediterranea, Jolanda De Rienzo è un punto cardine della piattaforma Eleven Sports che trasmette tutte le partite della terza serie professionistica italiana. In questo periodo complicato dovuto alla pandemia causata dal Coronavirus, Jolanda sta intrattenendo i tifosi, soprattutto grazie ad alcune dirette con vari protagonisti della Serie C. In generale, la De Rienzo è al timone del programma “C Piace” in onda ogni settimana su Eleven Sports. Noi di uscatanzaro.net l’abbiamo contattata telefonicamente per fare una chiacchierata con lei parlando non solo di Coronavirus e, quindi, di ripresa o no dei campionati, ma anche discutendo la stagione disputata sin qui dai giallorossi.
Jolanda, innanzitutto grazie per l’intervista. Come stai vivendo questo periodo complicato?
Mi sto dedicando molto a lavoro e ringrazio Eleven Sports che mi permette di stare a contatto con chi ama il calcio e la categoria. Questo mi rende le giornate impegnate e divertenti perché chi fa il lavoro con passione e riesce a trasformare la propria passione in lavoro ha veramente un privilegiato incredibile ed io, in questo senso, mi sento una privilegiata.Sono tanti utenti che ci guardano e li ringrazio perché stanno capendo il lavoro che stiamo facendo. Lo spirito è che non ci arrendiamo.
La FIGC, qualche giorno fa, attraverso un comunicato, ha dichiarato che riprenderà prima la Serie A e successivamente le altre categorie. Qual è il tuo pensiero riguardo alla ripresa dei campionati?
Credo che bisogna dare un segnale forte. Questa pandemia ci ha messo a terra tutti con le dovute differenze. In generale c’è sempre stato chi guadagna di più e chi di meno. Ora questo divario si è aggravato. La necessità di tornare alla normalità è importante ed il calcio può dare un segnale forte. La FIGC deve mettere in sicurezza tutti i campionati e so che ha intenzione di farlo per dare la possibilità di agire in sicurezza e offrire qualcosa a chi deve combattere questa emergenza stando a casa. Poter trasmettere delle partite a chi è abituato a sognare di calcio rappresenterebbe qualcosa di importante.
Bisogna considerare tutte le possibili evenienze. Se non si dovesse ricominciare giusto mandare, ad esempio la Reggina in Serie B, o annullare la stagione come avvenuto in altri sport?
Per fortuna non sono chiamata a compiere queste decisioni. In Serie C si è giocato tutto il girone d’andata e gran parte del girone del ritorno. Non è giusto congelare il campionato e nemmeno non far ottenere i giusti meriti a chi ha investito tanti soldi. Io sono per la ripresa anche attraverso una modalità diversa. Ripartire da zero potrebbe essere peggio addirittura dell’ipotesi di non assegnare il titolo per chi ha investito molto. Ci sono società più sane e meno sane e purtroppo nel calcio del futuro, ritornando a cosa diceva il presidente Ghirelli riguardo ad una riforma, si dovrebbe porre più attenzione ai bilanci. Questo dovrebbe valere per la C ma anche per la B perché in passato ci siamo trovati a fare i conti con situazioni difficili come avvenuto, addirittura in Serie A con il Parma.
Perché secondo te il calcio è uno dei pochi sport dove non si riesce a trovare una soluzione? Il Rugby, ad esempio, non ci ha pensato due volte prima di dichiarare la stagione annullata.
Nel calcio ci sono più interessi e non posso nemmeno biasimare una società che ha investito tanto in cui all’interno non c’è solo il presidente ma anche tante altre persone che ci lavorano. Bisogna considerare anche questo
Non posso non chiederti un giudizio sulla stagione del Catanzaro. Obiettivi importanti dopo un torneo importante come quello passato concluso con il terzo posto ma qualcosa non ha funzionato. Cosa secondo te?
Catanzaro è una grande piazza con una grande tifoseria. Quando subentra la sfortuna, qualche infortunio di troppo, la partita sbagliata è facile perdere posizioni in classifica, specie nel Girone C che è una sorta di Serie B2 con squadre come Reggina, Bari, Monopoli o Potenza che ne approfittano. Con il ritorno di Auteri, artefice di una grande scorsa stagione, il Catanzaro può fare bene ed è stato giusto richiamarlo.
Se si dovesse ricominciare secondo te le aquile potrebbero dire la loro per un’eventuale promozione attraverso i playoff o meglio restare con i piedi per terra e pensare alla stagione successiva. Il presidente Noto, in questo senso, ha compiuto molti acquisti con contratti biennali.
Se facessi l’allenatore direi di pensare partita per partita. Con l’umiltà si riescono ad ottenere tanti punti ed in Serie C ogni partita è una finale. In questa categoria se non c’è cattiveria non si riesce ad essere incisivi e questo vale anche per i calciatori più forti e magari con un passato importante. Il Catanzaro ha una programmazione solida con contratti anche biennali e secondo me riuscirà a fare degli ottimi playoff, grazie anche ai giocatori importanti arrivati a gennaio come Di Piazza, Corapi o Carlini. Se fossi in Auteri e sono sicura che il mister sta lavorando così, direi, comunque, di viaggiare partita dopo partita per vedere dove si riesce ad arrivare.
Le società calabresi Catanzaro, Reggina, Rende e Vibonese hanno deciso di unirsi per aiutare chi è in difficoltà con un’iniziativa voluta fortemente sostenendo una raccolta fondi a sostegno delle migliaia di famiglie calabresi in questo momento di grave crisi economica e sanitaria dovuta all’emergenza Covid-19. Un’iniziativa importante?
L’iniziativa è stata meravigliosa. Secondo me sono iniziative obbligatorie moralmente parlando. Si tratta di partecipare e contribuire per aiutare gli altri. Per questo Covid siamo tutti in difficoltà e tutti noi dobbiamo effettuare delle rinunce che per alcuni sono più gravi. Dobbiamo cercare garantire la sopravvivenza a tutti. Il pensiero delle società calabresi è un pensiero lodevole e di tutto rispetto.