La conferma è arrivata puntuale: l’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” si è trasformata nella segreteria politico-elettorale dell’ex direttore generale Enzo Ciconte, candidato alle prossime regionali. I malati possono attendere. Di loro ci si occuperà, se tutto va bene, dopo le elezioni di marzo. Ora ci sono cose più importanti da fare.
Uomini e strutture di un’azienda pubblica che dovrebbe occuparsi solo della salute dei cittadini vengono impegnati per l’attività propagandistica dell’ex direttore generale: centinaia di telefonate di invito per la convention che ha annunciato la candidatura del dr. Ciconte sono partite dagli apparecchi della direzione generale e della direzione sanitaria. Su molti medici e dipendenti è stata esercitata una pesante pressione per “costringerli” a presenziare alla festa del dr. Ciconte. Alcuni degli “invitati”, pur di farsi vedere alla manifestazione, potrebbero aver lasciato il turno in ospedale.
Mi chiedo se l’attuale direttore generale Perri, successore del dr. Ciconte, sia al corrente di questa attività politico-elettorale svolta dal suo ufficio e dai suoi collaboratori o se sia stato proprio lui ad autorizzare l’organizzazione della convention a spese dei contribuenti.
Mi aspetto dal dr. Perri un gesto chiarificatore: l’apertura di un’inchiesta amministrativa per accertare, sulla base dei tabulati telefonici, se effettivamente dagli uffici della Direzione generale e della Direzione Sanitaria è partito nei giorni scorsi un numero anomalo di telefonate e se medici e dipendenti presenti alla manifestazione pro-Ciconte (basta acquisire le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso dell’hotel che ospitava il convegno) risultavano in servizio.
Se questo è l’inizio della campagna elettorale del dr. Ciconte, dovremo aspettarci di tutto, anche che agli ammalati che giungono al pronto soccorso vengano distribuiti fax-simile del candidato sponsorizzato dal Governatore Loiero.
La candidatura dell’ex direttore generale rappresenta il livello più basso ed inquietante dell’ingerenza della politica nella sanità. Lo avevamo detto più volte nei mesi, denunciando anche l’illegittimità della nomina del dr. Ciconte a manager: il “Pugliese” si è trasformato da “macchina della salute” in “macchina elettorale”.
I cittadini non accetteranno questa situazione senza reagire. L’ospedale deve tornare ad essere un luogo di cura e di speranza, deve tornare ad essere un riferimento per tutta la Calabria, come lo era negli anni Settanta. Bisogna mandare a casa questa classe dirigente regionale che ha piegato tutto ai propri interessi e che anche in questi giorni dimostra tutta la sua arroganza e il suo disprezzo per la collettività.
Catanzaro 14.01.2010
Il Consigliere Regionale
On. Domenico Tallini