Dopo il ritorno alla vittoria in trasferta per il Catanzaro si torna fra le mura di casa per affrontare la Viterbese.
La squadra laziale sta vivendo un campionato non semplicissimo; una classifica media ha portato la squadra del presidente Camilli al nono posto in classifica con trentadue punti, frutto di nove vittorie, cinque pareggi e nove sconfitte con trentuno gol fatti e ventisette subiti.
Le due compagini al “Ceravolo” si sono incontrate altre quattro volte. Il Catanzaro ha avuto la meglio in due occasioni mentre una volta ha vinto la Viterbese con un pareggio.
La stagione della Viterbese è lo specchio di una classe media, quella del girone C che fatica a decollare. Alle spalle di Reggina, Ternana e del sorprendente Monopoli nessuna squadra è riuscita a imporsi, né per continuità di risultati né per proposta di gioco. Colpa di progetti spesso tutt’altro che ambiziosi, con la tirannia dei 3-5-2 difensivi che strazia da anni il campionato ma anche della poca pazienza dei presidenti, sempre pronti a smentire quanto progettato a inizio stagione.
È quello che è successo ai laziali che, dopo un buon avvio di campionato (a Viterbo si era scottato anche il primo Catanzaro di Auteri), hanno stravolto i propri piani. Sono bastati un pareggio con la Casertana e una sconfitta col Monopoli a inizio novembre a convincere il presidente Camilli ad esonerare per la seconda volta Lopez (lo aveva fatto più o meno nello stesso periodo già la scorsa stagione) e a richiamare, sempre per la seconda volta, Antonio Calabro.
Il nuovo allenatore aveva già guidato i gialloblu nella scorsa stagione ed era stato licenziato ad aprile. La dirigenza gli aveva ridato le chiavi della squadra a giugno per preparare l’annata corrente, ma una serie di problemi familiari lo ha costretto ad abbandonare il timone. Calabro dunque torna da quella che avrebbe dovuto essere la sua rosa già da quest’estate.
L’impatto non è stato positivo. Nelle prime quattro partite della nuova gestione sono arrivate quattro sconfitte con Cavese, Ternana, Avellino e Reggina.
I risultati sono tornati solo a metà dicembre con le vittorie su Virtus Francavilla e Picerno e il prestigioso pareggio col Bari. A gennaio la squadra ha perso un riferimento difensivo come Atanasov, sostituito negli ultimi giorni da Stefano Negro, giunto in prestito dal Monza. Contro il Catanzaro sarà assente per problemi muscolari il centravanti Volpe, già autore di otto gol in diciotto partite e miglior marcatore stagionale dei laziali insieme all’altra punta Tounkara. Al fianco dell’attaccante scuola Lazio dovrebbe agire allora Cristian Bunino.
Come detto quindi la squadra laziale dovrebbe scendere in campo con il 3-5-2.
Tra i pali troveremo Pini.
In difesa potrebbe fare il suo esordio Negro con Markic e De Giorgi ai suoi lati.
A centrocampo sulle fasce agiranno Errico e Bianchi con al centro Bensaja, Besea e Bezziccherri.
In attacco spazio al duo Tounkara, Bunino.
Vincere domenica per il Catanzaro significa provare a scavare un solco tra sé e la deludente classe media di questo campionato, con la prospettiva di guadagnare il miglior piazzamento possibile in vista dei playoff.
Probabile Formazione 3-5-2: Pini, Markic, Negro, De Giorgi, Errico, Bensaja, Besea, Bezziccherri, Bianchi, Tounkara, Bunino. All. Calabro
LUCA PAGANO E EMANUELE MONGIARDO
NON CAPISCO PERCHE’ I NOSTRI MIGLIORI GIOVANI DOBBIAMO CEDERLI A 17 ANNI ! FURINA ALLA FIORENTINA . INCONCEPIBILE . NON POSSIAMO VALORIZZARLI QUA DA NOI E CEDERLI PIU’ MATURI A CIFRE BEN PIU’ IMPORTANTI ? NON CAPISCO…..
Ho letto che furina è in prestito 🙋♂️
Infatti non è il primo caso, succede il contrario di come dovrebbe essere, in serie C non si lanciano i giovani forse perché in questa serie servono i volponi di categoria
Ma in una miracolosa promozione Tutina era la Promessa.
Questi acquisti andranno ad appendere le scarpette ai chiodi.
Oramai il loro succo lo hanno dato .
Sono rimaste un po’ di gocce da sorseggiare prima della Frutta.
Mah Inconcepibile privarsi di Furina grande promessa