Una città blindata inaccessibile persino ai soli residenti, molti dei quali sono rimasti disorientati dall’entrata in vigore dell’ultima ordinanza comunale che regolamenta l’accesso nell’area del centro storico della città.
Scelte politiche fatte in materia di viabilità che hanno dell’assurdo e che hanno finito col cancellare, con un colpo solo, la memoria storica dei cittadini catanzaresi che, da quando esistono e circolano le autovetture in città, hanno sempre percorso corso Mazzini dalla parte nord verso sud, e non viceversa.
Scelte che diventano ancora più assurde ed incomprensibili se si pensa che, soprattutto negli ultimi anni, su piazza Matteotti confluisce tutto il flusso di traffico esterno proveniente dalla rotatoria, da viale de Filippis e dalle tangenziali est ed ovest della città.
Come se non bastasse è stata contestualmente prevista la messa in posa di dissuasori, fiorire, paletti, spartitraffico, strisce blu, ticket per i residenti ecc. posizionati e concepiti, non in base ad un progetto che ancora non esiste, ma esclusivamente assecondando ed eseguendo le indicazioni di un Assessore che ha personalmente diretto i lavori.
Una direzione dei lavori affidata ad un assessore con delega alla viabilità che ha stabilito: dove posizionare i paletti, dove posizionare le fioriere, dove realizzare le nuove strisce blu, come e quando invertire il senso di marcia su corso Mazzini finendo però, come è suo costume, col favorire solo alcuni commercianti amici ai quali ha preservato d’avanti ai negozi spazi di sosta, penalizzando tutti gli altri commercianti. Un’amministrazione comunale che nell’intento di rastrellare risorse, non ha disdegnato di introdurre nuovi balzelli come il Ticket per i residenti (60 euro mensili per il parcheggio notturno), ha aumentato del 100% la sosta a tempo (da 50 centesimi si passa ad 1 euro ogni mezz’ora di sosta), per non a parlare, poi, di quanto sta accadendo relativamente all’accertamento e alla liquidazione dell’ICI sui terreni gravati da usi civici.
Un’isola pedonale concepita in maniera estemporanea ed esclusivamente nella mente di chi, almeno sino ad oggi, non ha saputo dar prova di saper amministrare la cosa pubblica, se non attraverso gli slogan e i luoghi comuni.
Una città resa off-limits e con gli attuali amministratori che continuano a criminalizzare i commercianti definendoli puticari, a cacciare i giovani che animano le serate del centro storico, a non assecondare le esigenze degli alunni ed dei genitori che frequentano il convitto Galluppi, a rendere ancora più difficile la vita dei residenti e di quanti, per ragioni lavorative, frequentano l’area del centro storico.
Amministratori improvvisati che richiamano le regole ed il senso civico e che, al contrario, sono i primi a non avere le carte in regola e a non rispettare le regole, come nel caso dell’Assessore alla Viabilità Talarico, in pieno e palese conflitto d’interesse.
Dovremmo, pertanto, rassegnarci all’idea di vedere una città sempre più deserta e isolata, con un’amministrazione comunale in carica che, anziché assecondare e risolvere i problemi dei cittadini, tende ad assecondare i desideri e la visione estemporanea di una sparuta minoranza di amministratori.
Catanzaro 08-01-10
Il Consigliere Comunale
Domenico Tallini