L’ordinanza che vieta la sosta dei mezzi su Corso Mazzini è stata confermata e trasformata in provvedimento definitivo”. “Correva l’anno 1983 quando l’allora sindaco Furriolo, supportato dall’assessore al traffico, dal comandante dei Vigili, dal presidente dell’AMAC, dal presidente della Circoscrizione Sud e dal rappresentante dei commercianti di Corso Mazzini, annunciava alla cittadinanza questa epocale svolta positiva che la Giunta Comunale voleva dare alla Città con ”l’obiettivo di fondo di giungere alla pedonalizzazione del Corso, esigenza ormai avvertita da tutti i cittadini’.
Inizia con un tuffo nel passato il comunicato stampa dell’Osservatorio per il Decoro Urbano di Catanzaro che così si esprime sulla “querelle” dell’isola pedonale: “Una scelta innovativa, strategica, lungimirante e, soprattutto, coraggiosa per quei tempi in cui le Isole Pedonali e le Zone a Traffico Limitato erano prerogativa di poche fra le maggiori e più rinomate città italiane e di qualche capitale europea. Da allora sono trascorsi oltre cinque lustri, durante i quali anche le scelte più illuminate e coraggiose sono state travolte da quel lento e costante processo di decadimento del contesto urbanistico che è stato uno dei fenomeni che, più di ogni altro, ha colpito la storica Città dei Tre Colli. Qualcuno, dopo Furriolo, ritenne che la Città ed i suoi abitanti non meritassero tanta attenzione ed amorevole interesse, qualcuno pensò che fosse meglio sciamare sul Corso con la propria auto, parcheggiare dappertutto, ammorbare l’aria con i gas di scarico ed i clacson”.
“Qualcuno, tanti, forse troppi, – prosegue la nota stampa – hanno anteposto il loro miope tornaconto al bene ed al progresso civile e sociale della Città e la povera e bistrattata Catanzaro è ripiombata nella mediocrità delle più anonime città di provincia, proprio negli stessi tempi e lungo gli stessi periodi durante i quali, invece, altre città, in Italia e nel mondo, sono andate maturando nuove sensibilità di salvaguardia delle condizioni di vita delle loro cittadinanze nel rapporto con gli ambienti circostanti. Da questa condizione stanno cercando di tirarla fuori, continuando un percorso che il Sindaco Abramo ha tracciato con la ristrutturazione e sistemazione della principale arteria del Centro Storico, il Sindaco Olivo e la sua Giunta che, oramai da tempo, hanno intrapreso il cammino del rilancio del Capoluogo di Regione nel quale, l’Isola Pedonale e la ZTL, fanno da corollario imprescindibile al Complesso del San Giovanni, al Conservatorio Musicale, al Teatro Politeama, al Marca, al Musmi, al Parco delle Biodiversità, all’Archivio di Stato, all’istituenda Scuola di Magistratura e, in una visione più ampia, al rango di un Capoluogo di regione che consapevolmente e con determinazione rivendica anche il ruolo di città accogliente e contemporanea, proiettata verso scenari che non di rado hanno un respiro internazionale”.
“Quel che stupisce è che questi concetti elementari e basilari di amore verso la Città, di crescita culturale e sociale, di progresso civile stentino ad essere riconosciuti come un bene comune da parte di alcune aliquote di cittadini. C’è forse ancora qualcuno che vuole rallentare questo processo inarrestabile di sviluppo di Catanzaro, costringendolo ancora ad un subalterno ruolo di paesotto nei confronti di altre realtà urbane regionali. Certo, i catanzaresi animati di buona volontà e dotati di senso civico e di amore per la Città, è auspicabile che diano un segnale di orgoglio e di rinnovato interesse per il decoro cittadino, collaborando con l’Amministrazione nel risolvere quei piccoli problemi che immancabilmente possono nascere e, magari, rinunciando a quale abitudine. D’altronde, utilizzare i parcheggi periferici e le aree di sosta un po’ distanti dal Corso non può essere un sacrificio enorme, parcheggiare nei garage convenzionati e farsi trasportare dai bus navetta in ogni angolo del Centro storico
Inizia con un tuffo nel passato il comunicato stampa dell’Osservatorio per il Decoro Urbano di Catanzaro che così si esprime sulla “querelle” dell’isola pedonale: “Una scelta innovativa, strategica, lungimirante e, soprattutto, coraggiosa per quei tempi in cui le Isole Pedonali e le Zone a Traffico Limitato erano prerogativa di poche fra le maggiori e più rinomate città italiane e di qualche capitale europea. Da allora sono trascorsi oltre cinque lustri, durante i quali anche le scelte più illuminate e coraggiose sono state travolte da quel lento e costante processo di decadimento del contesto urbanistico che è stato uno dei fenomeni che, più di ogni altro, ha colpito la storica Città dei Tre Colli. Qualcuno, dopo Furriolo, ritenne che la Città ed i suoi abitanti non meritassero tanta attenzione ed amorevole interesse, qualcuno pensò che fosse meglio sciamare sul Corso con la propria auto, parcheggiare dappertutto, ammorbare l’aria con i gas di scarico ed i clacson”.
“Qualcuno, tanti, forse troppi, – prosegue la nota stampa – hanno anteposto il loro miope tornaconto al bene ed al progresso civile e sociale della Città e la povera e bistrattata Catanzaro è ripiombata nella mediocrità delle più anonime città di provincia, proprio negli stessi tempi e lungo gli stessi periodi durante i quali, invece, altre città, in Italia e nel mondo, sono andate maturando nuove sensibilità di salvaguardia delle condizioni di vita delle loro cittadinanze nel rapporto con gli ambienti circostanti. Da questa condizione stanno cercando di tirarla fuori, continuando un percorso che il Sindaco Abramo ha tracciato con la ristrutturazione e sistemazione della principale arteria del Centro Storico, il Sindaco Olivo e la sua Giunta che, oramai da tempo, hanno intrapreso il cammino del rilancio del Capoluogo di Regione nel quale, l’Isola Pedonale e la ZTL, fanno da corollario imprescindibile al Complesso del San Giovanni, al Conservatorio Musicale, al Teatro Politeama, al Marca, al Musmi, al Parco delle Biodiversità, all’Archivio di Stato, all’istituenda Scuola di Magistratura e, in una visione più ampia, al rango di un Capoluogo di regione che consapevolmente e con determinazione rivendica anche il ruolo di città accogliente e contemporanea, proiettata verso scenari che non di rado hanno un respiro internazionale”.
“Quel che stupisce è che questi concetti elementari e basilari di amore verso la Città, di crescita culturale e sociale, di progresso civile stentino ad essere riconosciuti come un bene comune da parte di alcune aliquote di cittadini. C’è forse ancora qualcuno che vuole rallentare questo processo inarrestabile di sviluppo di Catanzaro, costringendolo ancora ad un subalterno ruolo di paesotto nei confronti di altre realtà urbane regionali. Certo, i catanzaresi animati di buona volontà e dotati di senso civico e di amore per la Città, è auspicabile che diano un segnale di orgoglio e di rinnovato interesse per il decoro cittadino, collaborando con l’Amministrazione nel risolvere quei piccoli problemi che immancabilmente possono nascere e, magari, rinunciando a quale abitudine. D’altronde, utilizzare i parcheggi periferici e le aree di sosta un po’ distanti dal Corso non può essere un sacrificio enorme, parcheggiare nei garage convenzionati e farsi trasportare dai bus navetta in ogni angolo del Centro storico
può essere una piacevole riscoperta”.
