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Grassadonia: «Dobbiamo uscire dal campo consapevoli di aver fatto il massimo» [VIDEO]

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della partita con la Ternana

Dopo la partita rinviata con la Vibonese, il Catanzaro attende la Ternana, domani, al “Ceravolo”. Mister Grassadonia ha incontrato, come di consueto, la stampa. Di seguito le sue parole.

<<Sono tutte gare difficili, importanti. Sono forti con un allenatore forte ma anche il Catanzaro lo è. Cercheremo di capire i progressi effettuati. Sarà un bel banco di prova. Affrontiamo una compagine dai numeri importanti. Noi abbiamo le nostre cartine da giocarci. Noi dobbiamo lavorare sulla mentalità: in casa o fuori dobbiamo giocare allo stesso modo. Loro ad Avellino hanno cambiato struttura. Siamo curiosi di capire a che punto siamo. Dobbiamo viverla con il piacere di giocare una partita importante. Io vedo lavorare la squadra ogni giorno. Parto dal presupposto che per vincere occorre la prestazione. Dobbiamo dare il massimo ed alla fine tireremo le somme sapendo che ci sono pure gli avversari. Noi dobbiamo uscire dal campo consapevoli di aver fatto il massimo.

Son contento di avere dei dubbi perché vuol dire che c’è abbondanza. Stiamo tutti bene tranne Bianchimano che è fermo, Mangni ha ripreso dopo un problema alle spalle. Casoli spero stia meglio visto che si è fermato. Fischnaller è un calciatore in crescita, molto intelligente e dai movimenti importanti. Gli altri stanno crescendo tutti. Urso e De Risio sono a disposizione. Il secondo è ancora un po’ più indietro. Urso ha giocato 75 minuti mercoledì ed ha un po’ più di tempo per entrare in condizione.

La cosa che più mi dà fastidio sono i pochi allenamenti. La rosa è abbondante e si possono coprire gli impegni.

Non abbiamo ancora parlato nello specifico di mercato. Mi piace parlare di questo gruppo. Loro stanno tirando al massimo e devono continuare a farlo con grande prepotenza. Questo è un gruppo che va migliorato. Bisogna prima sfoltire.

Tocca a noi far crescere l’entusiasmo della gente>>.

Autore

Ferdinando Capicotto

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