(AGI) – Catanzaro, 5 gen. – “Con la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina si provochera’ l’inesorabile indebolimento e penalizzazione della leadership del porto, che tutti vorrebbero avere, cioe’ quello di Gioia Tauro, a favore di quello di Genova. Per questi motivi la costruzione del ponte si candida ad essere la piu’ inutile e disastrosa opera per il sistema infrastrutturale siculo-calabrese e italiano tutto”. Lo dice Fortunato Roberto Salerno, Presidente di Unioncamere Calabria.
“Mediterraneo significa letteralmente “Centro del Mondo” – aggiunge – ed e’ stato cosi’ per millenni, fin quando il colonialismo ha spostato l’attenzione economica sull’Oceano Atlantico. I popoli fenici, greci e romani, incrociavano nel Mediterraneo e per lo Stretto di Messina riconoscendolo e identificandolo come punto di incontro dei tre continenti conosciuti dalla geografia degli uomini di allora. L’ascesa attuale delle potenze asiatiche cinese e indiana, – aggiunge – sta prepotentemente concentrando gli interessi economici, finanziari e diplomatici nuovamente sul piu’ vecchio dei sette mari – afferma Salerno – che vede nello Stretto di Messina il suo piu’ antico punto di transito navale e nello Stretto di Suez, “la porta dell’Oriente sull’Europa”. I traffici marittimi hanno registrato nel 2009, “annus horribilis” per l’economia, una crescita del 7%, traffici che vedono i porti italiani quali quelli di Gioia Tauro, Genova e Napoli essere protagonisti primari. Il porto di Gioia Tauro – continua Salerno – coinvolge quotidianamente un indotto pari a 4000 lavoratori calabresi imponendosi come primo Hub portuale d’Italia. Come e’ noto esso e’ in grado di ospitare le navi portacontainers piu’ grandi del mondo, contribuendo cosi, allo sviluppo e al sostentamento della Regione Calabria in maniera incisiva. In questa ottica si vede nel potenziamento in atto dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria il naturale supporto per continuare questa importante fase di crescita dell’economia calabrese tutta. Partendo da questo scenario – conclude Salerno – la libera imprenditoria calabrese e chi la rappresenta e la protegge, non puo’ vedere di buon auspicio l’avvio dei lavori per il ponte sullo stretto di Messina che con i suoi 65 metri di altezza andra’ ad impedire alle navi di classe “Super Post Panamax”, alte 75, di potervi transitare”. (AGI) –
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