Personalità. Sembra essere questo il concetto chiave per la crescita vera ed effettiva del Catanzaro di Grassadonia. Una squadra che passa da un buon primo tempo con la Cavese – creando una discreta serie di occasioni con il gol di Nicastro (il secondo consecutivo su assist dalla sinistra di Favalli) – ad una ripresa disastrosa che stava per costare, addirittura, la sconfitta. La rete allo scadere di Fischnaller ha evitato la quarta sconfitta consecutiva esterna. Il tecnico giallorosso in conferenza stampa è stato molto chiaro: “Bisogna crescere in personalità, la palla deve scottare di meno e concedere poco agli avversari”. I calciatori devono essere bravi e svelti a capire quello che l’allenatore chiede. Grassadonia ha affermato, in questo senso: “Nel più breve tempo possibile devo essere bravo a far capire alla squadra le direttive”. Sono cambiati modulo e concetti di gioco con una manovra che risulta, ad ora, troppo lenta ed una difesa che concede gol evitabili come il pari di Russotto di testa (non proprio la specialità della casa). Il processo di crescita secondo Grassadonia deve essere veloce e può avvenire solo attraverso il lavoro sul campo.
AL “CERAVOLO” ARRIVA IL CATANIA
Domani sera alle 20:45 i giallorossi se la vedranno con una compagine come il Catania che, sotto molti aspetti, sta vivendo una stagione simile a quella delle aquile. Lucarelli sta provando a risollevare una squadra che giungerà in Calabria con cinque sconfitte di fila in trasferta alle spalle. Sarà Grassadonia contro Lucarelli, due allenatori sopraggiunti in corsa con lo scopo di far disputare un campionato all’altezza delle aspettative a due squadre partite con ambizioni di vertice e che si ritrovano a metà novembre con oltre 10 punti di ritardo dalla Reggina, a dimostrazione di progetti tecnici già falliti in avvio di stagione.
PROBABILE FORMAZIONE
De Risio e Bianchimano saranno totalmente recuperati da martedì. Urso e Celiento hanno quasi totalmente smaltito i rispettivi problemi con il centrocampista ancora un po’ più indietro rispetto al difensore. Entrambi hanno giocato uno spezzone di gara al “Menti” nella ripresa.
Nel 3-5-2 di Grassadonia, in porta ci sarà Di Gennaro. In difesa bisogna capire se il tecnico opterà per Celiento titolare, oppure se il cinque giallorosso partirà dalla panchina. Se non verrà rischiato il posto se lo giocano Signorini e Figliomeni, con il primo sotto il banco degli imputati dopo le reti incassate con Avellino e da Russotto. A comporre il trio difensivo ci dovrebbero essere Martinelli e Pinna, in vantaggio su Quaranta. Le opzioni in difesa dovrebbero essere quindi: Celiento, Martinelli, Pinna; Signorini, Martinelli, Pinna; Martinelli, Figliomeni, Pinna. Statella e Favalli occuperanno il loro consueto posto sulle fasce mentre al centro non è escluso che Grassadonia riproponga un centrocampo con Maita escluso. Il capitano si gioca il posto con Risolo; Tascone e Casoli dovrebbero partire titolari. In attacco tre giocatori per due maglie: Nicastro, Kanoute e Fischnaller. L’impressione è che nell’undici di titolare ci sia l’ex Ternana con uno fra il franco senegalese e l’altoatesino.
Catanzaro-Catania: la sfida delle deluse, la partita fra chi non può permettere il lusso di sbagliare, il match dove conta solo vincere dista solo 24 ore. Sono soltanto 709 i tagliandi venduti ai tifosi giallorossi.
PRESIDENTE NOTO non perda tempo SCELGA SUBITO FRANCO CERAVOLO COME NUOVO DIRETTORE SPORTIVO DEL CATANZARO.
È l’unico capace di portare a Catanzaro i giocatori giusti per le ambizioni del Catanzaro .
Ki dua cujuniii mo.. lol 😂
Povero Noto.. presto scapperà esasperato .. vedrete .. mah
Da giornalista Capicotto ha “dovuto” riportare una eventuale scelta dell’allenatore a centrocampo tra Maita e Risolo. Chiaramente ciò è palesemente ridicolo, vogliamo davvero paragonare il capitano con il pivellino? Vogliamo davvero perdere la partita?
Grassadonia vuoi regalare un tempo agli avversari e poi TENTARE di rimediare?
Prima giocano undici titolari esperti e in forma e poi eventualmente, a risultato acquisito o per subentrate necessità, fai giocare chi cazzo vuoi.
La Reggina è davvero forte, bisogna ammetterlo. Figlia di una buona campagna acquisti mirata a gente di PERSONALITA’, cosa che a noi manca da almeno due anni, di un DS che ha scoperto un certo Corazza (qualcuno di voi lo conosceva prima come bomber) e di un allenatore sergente di ferro che bada al sodo senza far ballare ai suoi calciatori “valzer” o “minuetti” in campo. Ho visto qualche sua partita e la cosa che si nota tra l’altro che anche nei momenti critici della gara non perde mai la testa, ciò dovuto proprio alla personalità ed esperienza dei suoi calciatori. Comunque ripeto che senza un pizzico o tanta fortuna campionati non se ne vincono, questo e il suo anno purtroppo e oggi vincerà senza giocare o quasi in quel di Rieti. Ci vuole ANCHE fortuna, come ieri a Monopoli che ha vinto, meritatamente certo, ma con uno striminzito 2-1 aiutata da un coglione del Bisceglie che si è fatto espellere all’ottavo del primo tempo. Contro di noi il Bisceglie non solo ha giocato bene ma il loro portiere ha parato l’impossibile. A partite invertite forse noi vincevamo e il Monopoli (31 punti e seconda in classifica) perdeva. Ci vuole fortuna!!!
Proseguire il percorso di crescita?
E quando l’avremmo iniziato questo percorso?
La fortuna è figlia di audacia, di predisposizione in campo e fuori, di sacrificio e di attacamento, presupposti che sono mancati lo scorso torneo e che oggi si sono manifestati ancora di più nella loro complessitità per scelte sbagliate, come la riconferma di un allenatore che ha regalato la vittoria finale lo scorso torneo e che ha continuato a fare risultati al di sotto delle aspettative sbandierate quest’anno. Quest’altro che non è capace di fare una formazione sufficientemente adeguata, dichiarando, che non sono giocatori da lui scelti e perciò non dipende da lui questa pessima stagione. Perchè non lo ha detto al presidente Noto che non era in grado di far fare i risultati che tutti ci aspettavamo? Altro bluff l’importante era farsi fare un contratto per lui e il suo staff, tanto sapeva già di avere le giustificazioni in tasca, l’importante ripeto era un contratto, il resto un mistero buffo.
La Reggina tramite poteri occulti deve salire e fanno sparire anche il tecnico a Rieti.. qua doni poteri forti decidono si sali cmq con qualsiasi mezzo a parte già la squadra forte ..
aspetteremo solo salta sta benedetta pentola ..