SI CHIUDE UN ANNO DI BRILLANTI RISULTATI PER IL COISP

“Si chiude un anno, ed è tempo di bilanci, e di auspici. E se sul piano delle problematiche del

comparto non può negarsi che il 2009 è stato caratterizzato da profonde negatività, da carenze

sempre più serie ed incalzanti, e da situazioni che addirittura si sono involute invece di migliorare,

sul piano della propria attività il COISP ha vissuto dodici mesi di ottimi risultati e di crescita

esponenziale grazie al prezioso e insostituibile contributo di ogni singolo componente. Ed anzi

abbiamo l’orgoglio di dire che fino ad ora si sono solamente gettate le basi per un lavoro

straordinario che nel 2010 migliorerà ancora, consentendoci di raggiungere nuovi ragguardevoli

traguardi, e di poter così incidere sempre di più nella strenua difesa dei diritti delle donne e degli

uomini della Polizia di Stato”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del

Sindacato indipendente di Polizia, soffermandosi a tirare le somme di un anno che ha visto il

Coisp tanto più forte e caparbio quanto maggiori sono stati gli scogli che si è trovato a dover

superare, con un impegno che ha convinto, e che ha avuto un effetto trascinante coinvolgendo

Colleghi, Istituzioni e Società civile.

“E’ stato un anno di vera, organizzata ed efficiente crescita – dice Maccari -, durante il quale

abbiamo dato tutto di noi stessi per mostrare chiara e definita la fisionomia di un Sindacato che

nella sua Indipendenza trova tutta la convinzione, la motivazione ed il sentimento necessario per

scegliere, per assumere le proprie posizioni, per combattere le proprie battaglie, con un unico

obiettivo, dignità, rispetto, benessere di chi ogni giorno mette la propria vita al servizio dei

cittadini. Un anno durante il quale abbiamo imparato a comunicare sempre di più con il mondo,

trovando nei nostri interlocutori spunti essenziali per comprendere e per interagire nel rispetto dei

ruoli”.

Da qui parte il Segretario Generale, ripercorrendo i mesi trascorsi a partire dal momento in cui il

Coisp ha dato vita alla rivista “Polizia & Sicurezza”, dotandosi così di uno straordinario mezzo di

comunicazione che ha unito il Sindacato agli Operatori di Polizia ed all’Italia intera. Un mezzo

che tra le sue pagine ha raccolto le esperienze di vita che hanno portato il Coisp nelle piazze, per

le strade, nelle manifestazioni pubbliche accanto alla gente che ha manifestato in difesa dei propri

diritti e dei propri principi. E poi lo ha portato nei centri per immigrati di tutto il Paese, a toccare

con mano le disperate condizioni in cui operano i colleghi. Lo ha portato nelle strutture territoriali,

a fare formazione. Lo ha portato ai tavoli di concertazione e di confronto per affrontare le spinose

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questioni sindacali in cui ancora vere e proprie voragini si frappongono per giungere soluzioni

soddisfacenti. Lo ha portato sotto le macerie dell’Abruzzo e negli altri posti funestati dai drammi

sofferti dagli italiani. Lo ha portato nella Capitale, assieme a tutte le altre realtà sindacali, per la

straordinaria manifestazione contro gli assurdi tagli al comparto sicurezza da parte di un Governo

che non prova vergogna nel mortificare e stringere nell’angolo i suoi Servitori più fedeli. Lo ha

portato sui giornali, nelle televisioni ed in ogni luogo dove è stato necessario e possibile ribadire

un secco ‘no’ ad ogni strumentalizzazione e ad ogni bieca manovra puramente pubblicitaria messa

in campo da una politica ipocrita che vende menzogne a spese della sicurezza della gente.

“Il compito che ci onoriamo di svolgere è sempre più duro, e duri siamo noi, tanto quanto corretti,

in un contesto generale in cui correttezza politica ed istituzionale sono letteralmente scomparse.

Perché – aggiunge il leader del Coisp – questo è un momento particolarmente difficile nel Paese,

che peraltro ci porterà verso peggioramenti del sistema sicurezza, e noi dobbiamo non solo

vigilare ma anche pensare alle strategie ed alle proposte per tutelare tutti i colleghi e l’intero

comparto. Un momento difficile in cui, come ho già avuto modo di dire, nei prossimi quattro anni,

solo per fare uno degli esempi possibili, assisteremo all’uscita annuale dagli organici della Polizia

di Stato di circa 4.000 unità, ed all’ingresso di circa 800, con un conflitto sociale che è destinato

ad aumentare, non fosse altro per gli effetti della crisi economica. Ad aggravare la situazione, poi,

c’è questo assurdo clima fatto di ostilità, di personalismi, di bassezze e di scantonamenti. Un

clima in cui i politici sono troppo occupati nel gioco di fare a “chi la spara più grossa”, ad

offendersi senza ritegno ed a mentire in maniera sempre più clamorosa, per occuparsi di quello

che ai cittadini spetta, di quello che alla gente serve davvero, di quello che è indispensabile ai

tutori della sicurezza e dell’ordine per poter svolgere il proprio ruolo”.

“Tutto questo – aggiunge Maccari – ci spinge a fare sempre di più, vivendo il Sindacato in un

modo nuovo, riportando al centro dell’attenzione la persona, e le sue esigenze di salute e di

sicurezza prima di tutto, oltre che le sue giuste istanze economiche. Tutto questo ci porterà ad

affrontare con una forza da leoni un 2010 ricco di impegni e di appuntamenti fondamentali. Un

2010 che ci vedrà ancora più numerosi, ancora più di quanto già siamo divenuti in questo anno

durante il quale ci siamo pregiati di accogliere tra noi tanti nuovi “combattenti”. Un anno che si

aprirà con l’appuntamento strategico del Consiglio Nazionale che nelle giornate del 28 e 29

gennaio riunirà a Squillace, in provincia di Catanzaro, gli stati generali del Sindacato

Indipendente di Polizia, che dalla Calabria, terra di frontiera nella lotta per la difesa dei diritti,

rinnoverà la propria sfida a chi pensa di ostacolare uomini e donne della Polizia di Stato”.

“L’auspicio migliore che possiamo avere per l’anno che arriva – conclude Maccari – è di

continuare ad essere esattamente come siamo, tenaci e caparbi, umili e recettivi, pronti a crescere

e migliorare ma certi delle nostre qualità. Insomma, come amiamo dire, DURI MA CORRETTI!

Buon sindacato a tutti!”.

Autore

Salvatore Ferragina

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